Meta: novità per l’intelligenza artificiale e la vendita di Giphy

Da Menlo Park Meta ha annunciato di aver venduto a Shutterstock il database di immagini animate Giphy e ha presentato lo stato attuale del suo progetto, open source, di intelligenza artificiale generativa.

Meta: novità per l’intelligenza artificiale e la vendita di Giphy

Meta, il colosso di Menlo Park, nelle scorse ore ha annunciato un’interessante novità per quel che riguarda l’intelligenza artificiale e, finalmente, ha siglato la vendita di Giphy, acquistata negli anni scorsi con conseguente e paventato vulnus alla concorrenza del mercato.

La prima novità riguardante Meta verta sulla “diversità linguistica“. Al contrario di Google (Bard), Microsoft e OpenAI (ChatGPT), Menlo Park ha optato per un modello open source di intelligenza artificiale generativa, mettendolo ora a disposizione dei team esterni perché possano avvalersene e apportare il loro contributo. Il progetto di Meta si chiama M.M.S, ovvero Massively Multilingual Speech, e prevede l’impiego di modelli di diversi modelli che sono in grado di comprendere oltre 4.000 lingue e di parlare, via sintesi vocale TTS (text to speech), in oltre 1.100 lingue, laddove prima il limite di comprensione e parlato era per ambedue gli ambiti di 100.

I modelli in questione sono diventati via via più precisi venendo addestrati con migliaia di ore di audio: ciò è stato possibile avvalendosi di testi religiosi come la Bibbia, che è stata tradotta in varie lingue e della quale vi sono diverse registrazioni audio, pubblicamente disponibili, di persone che la leggono nella loro lingua.

Lo scopo del progetto basato su questi modelli (non ancora perfetti, da addestrare ulteriormente magari proprio grazie a team esterni, ma non influenzati dal fatto che il dataset di dati usati, di tipo religioso, sia basato in gran parte su letture effettuate da voci maschili) è quello di preservare la diversità linguistica visto che molte lingue possono sparire: di conseguenza per preservare quest’immenso patrimonio si è pensato di rendere “più facile l’accesso alle informazioni linguistiche affidandosi a degli LLM”. 

Infine, come molti ricorderanno l’antitrust inglese, il Competition and Markets Authority, CMA, aveva bocciato l’acquisizione da parte di Meta di Giphy intimandole nel 2021 di venderla: visto che l’ordine in questione è entrato in esecuzione, Meta ha siglato la vendita di questo database di animazioni a Shutterstock per 53 milioni di dollari all’insegno di una transazione che si completerà entro Giugno. Menlo Park, grazie a un accordo cui sta lavorando, farà sì che le GIF di Giphy siano ancora usabili su WhatsApp, Instagram e Facebook.

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