Meta: attacchi hacker frenati, sanato bug inopportune richieste d’amicizia

Dopo qualche giorno Facebook ha risolto il bug che inviava inopportune richieste d'amicizia a profili solo "visitati": Meta ha anche diffuso un rapporto di sicurezza dal quale si evince da quali minacce abbia tutelato i suoi utenti.

Meta: attacchi hacker frenati, sanato bug inopportune richieste d’amicizia

Come noto, da qualche tempo Meta sta lavorando a un social anti Twitter, per ora noto col nome in codice di Barcelona, il cui esordio dovrebbe avvenire entro quest’estate. Nel frattempo non è che il lavoro manchi al colosso di Menlo Park, specie nel sanare imbarazzanti bug e nel proteggere i propri utenti da pericolosi attacchi hacker.

Negli scorsi giorni, in seguito a un aggiornamento, l’app di Facebook inviava una richiesta di amicizia ai contatti che magari erano semplicemente stati visitati: in pratica il pulsante “Aggiunti agli amici” scattava autonomamente. Alcuni utenti avevano sottolineato come questa funzione facesse sì che potessimo conoscere i nostri stalker, mentre altri avevano sottolineato l’ironia del bug, visto che l’aggiunta automatica agli amici capitava pure se si visitava un profilo magari perché apparteneva a un account che invece si voleva bloccare.

Come conseguenza di ciò, riporta il portale indiano TecIT, in molti hanno disattivato il proprio account, forse per cautela o per imbarazzo. Per fortuna, Meta è venuta a capo della situazione: nelle scorse ore l’azienda di Mark Zuckerberg ha ammesso il problema, spiegando che un aggiornamento dell’app aveva fatto sì che inviasse errate richieste di amicizia. Il problema però è stato risolto (meglio tardi che mai) con l’azienda che si è anche premurata di scusarsi per gli eventuali disagi accorsi ai propri utenti.

Meta ha anche pubblicato il report sulla sicurezza del primo trimestre del 2023. In primis, l’azienda ha informato i suoi utenti di aver bloccato gli attacchi condotti con i virus Ducktail e NodeStealer. Il primo è in info stealer che, via mail o messaggistica, invitava a scaricare un file malevolo da un hosting con la conseguenza che il file, che conteneva appunto DuckTail, aspirava i cookie d’accesso del browser, compresi quelli di accesso agli account business di Facebook. Un altro attacco che Facebook ha bloccato è quello del malware NodeStealer, redatto in JavaScript ed eseguito via Node.js, che – mascheratosi da file Office o PDF – dal browser di Windows ruba i cookie per user e password in modo da guadagnare agli hacker gli accessi verso Facebook, Gmail e Outlook.

Risultano bloccate da Facebook pure 10 famiglie di malware che sfruttavano la curiosità della gente per ChatGPT per far scaricare app ed estensioni dannose che miravano a un unico scopo, carpire preziose informazioni sensibili a danno e insaputa degli utenti. 

 

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