Nell’ambito del processo di contenimento delle spese, nelle scorse ore è emerso che Meta opererà tagli del personale anche in Italia e che, nel contempo, rinuncerà a diversi progetti hardware nei quali ha creduto molto in passato.
Come noto, Meta ha comunicato che licenzierà il 13% della sua forza lavoro, pari a circa 11mila dipendenti in totale: grazie a un documento visionato da Wired, si apprende che anche la sede milanese del gruppo, ove sono impiegati 127 dipendenti, subirà degli tagli, a proposito dei quali Luca Colombo, country manager per l’Italia di Meta, avrebbe già conferito con la Regione, l’ispettorato territoriale e il Ministero del Lavoro e, ovviamente, con i sindacati che, a tal proposito, hanno criticato “un modello organizzativo del lavoro che si basa su un rischio di impresa imprevedibile e fondato solo sui ricavi“.
In merito al numero degli esuberi, si ipotizza che possano coinvolgere 22 unità ma Meta si è detta pronta ad avviare una fase di consultazione collettiva con i sindacati, con già un incontro in calendario il 15 Novembre, per quantificare il numero esatto di dipendenti da licenziare, che potrebbe essere anche inferiore alle attese, in caso di ricollocazioni in altri settori.
Tra i settori della sede italiana che sembrano salvarsi dai tagli, figurano quelli che lavorano sugli algoritmi dei suggerimenti, sui Reels, sulla messaggistica per le imprese (che, secondo statistiche, sembrano apprezzare molto le piattaforme della grande M per relazionarsi con i clienti) e sulla pubblicità: diversamente, sembra che i tagli maggiori colpiranno il marketing e i contatti con le PMI, le attività di traduzione e di prodotto, quelle legate alle assunzioni e alla gestione del personale.
Intanto, da Reuter e Yahoo Finanza, emerge che durante un incontro con i dipendenti, il responsabile tecnologico di Meta, Andrew Bosworth, avrebbe rivelato che saranno abbandonati alcuni progetti hardware, tra cui gli schermi intelligenti Portal, che non han mai generato molte entrate, portando più che altro problemi di privacy, e che sarà abortito il progetto di esordire con alcuni smartwatch. In tal senso, le risorse che erano al lavoro su quest’ultimo settore saranno dirottate sullo sviluppo di occhiali con la realtà aumentata.