L’avvento di internet e del World Wide Web ha avuto certamente riscontri positivi nella vita di tutti i giorni, tanto che ormai non possiamo più fare a meno di digitalizzare ogni aspetto della nostra giornata, aspetto che si va via via perfezionando anche grazie all’avvento dei cosiddetti wearable device, cioè i dispositivi indossabili come il recente Apple Watch o il Gear S della Samsung.
È chiara l’utilità di internet nella vita quotidiana, raggiungendo davvero ogni settore, da quello lavorativo a quello ludico. Su internet si cercano informazioni, si leggono notizie, si aggiorna lo stato dei propri social network, si fanno acquisti sui portali di e-commerce e si guardano anche contenuti pornografici e a sfondo sessuale in genere.
Una ricerca condotta da un team di esperti dell’Università di Padova ha portato, infatti, alla luce un risultato che in qualche modo ci si aspettava: internet è il mezzo usato da una grossa fetta di giovani per accedere a foto erotiche e video pornografici.
Il gruppo di studio, coordinato dal professor Carlo Foresta dell’Università di Padova, che studia da diversi anni questo aspetto di internet, ha preso in esame i giovani nella fascia d’età fra i 18 ed i 20 anni, mostrando come il 78% di questi frequenta quotidianamente o con una certa costanza i siti pornografici.
Quello che forse non ci si aspettava è che tali visite diventano più frequenti ed assidue quando si possiede uno smartphone con pacchetto dati attivo.
La maggior parte degli intervistati ha ammesso di frequentare tali portali per adulti per abitudine, mentre il 10% di questi ha addirittura confessato di avere una vera e propria dipendenza. Ed è proprio in questi casi che si rischiano degli effetti negativi: sembra, infatti, che il comportamento sessuale di almeno il 25% degli abituali consumatori di contenuti pornografici sia compromesso, soprattutto quando la visita di questi portale supera le 2-3 volte a settimana.
Fra le altre cose, sottolineano gli esperti, la fruizione eccessiva di materiale pornografico allontana i ragazzi dalle esperienze sociali reali, abbassando inoltre l’attenzione sulle malattie sessualmente trasmissibili.
Un dato curioso che emerge dallo studio riguarda l’identikit del giovane-tipo che fruisce con maggior frequenza del porno online: si tratterebbe, nella maggior parte dei casi, di figli unici, con famiglie impegnate troppo sul lavoro, e i fumatori.