Qualche giorno fa abbiamo avuto modo di assistere ad una curiosa catena di Sant’Antonio, su Facebook, in cui si invitavano le “grandi madri” (che si sentivano tali) a condividere tre foto dei propri figli ed a far proseguire il trend. A quanto pare non è stata la sola polizia postale italiana a mettere in guardia contro la tendenza a condividere le foto dei propri figli: anche in Francia qualcosa si è mosso e, d’ora innanzi, i figli potranno anche far causa ai propri genitori in caso di pubblicazioni non autorizzate!
Ricapitoliamo. La catena cui accennavamo puntava sull’orgoglio delle mamme si reputarsi le migliori genitrici e le invitava a pubblicare alcuni (3) momenti dei loro piccoli pargoli. E’ partita la prima mamma e quasi tutte le son venute dietro, col risultato che Facebook – per alcuni giorni – è sembrato l’asilo Mariuccia. La polizia postale italiana, sul suo profilo social ufficiale “Vita da social”, ha messo in guardia contro tale catena: magari non vi sarà nulla di male dietro ma, insomma, gran parte delle foto in possesso dei pedofili vengono spesso condivise con estrema leggerezza dalle mamme su internet.
In Francia…uguale. Le autorità locali, infatti, hanno invitato le mamme sia ad essere accorte che a tutelare la privacy dei propri figli ed una recente modifica della legge sulla privacy sembra proprio andare in tal senso, guardando maggiormente all’interesse di chi, per un certo lasso di tempo, non è stato “responsabile” del proprio destino. Nello specifico si è previsto che, in caso di pubblicazioni non autorizzate, un domani, il figlio possa citare in tribunale il genitore onde ottenerne o un risarcimento (sino a 45 mila euro), o una condanna penale (sino a 1 anno di carcere).
Com’è stata accolta tale legge? Bene, almeno dagli addetti del settore. L’esperto di diritto ed etica Eric Delcroix ha spiegato, in tal senso, che – spesso – si criticano i giovani per come usano (male) internet ma non è che i genitori, talvolta, si comportino tanto meglio… Come dargli torto?
Ora con la legge secondo cui un figlio potrà far condannare un genitori che non ne abbia rispettato la riservatezza in tenera età, pubblicandone le foto, magari qualche mamma scenderà – dolente o volente – a più miti consigli.