Facebook si instagrammizza grazie a due importanti novità

Per tamponare la fuga di utenti verso Instagram, il social di Menlo Park ha in studio due funzionalità che lo avvicinerebbero non poco all'app preferita dai millennials amanti dello storytelling: ecco di quali si tratta.

Facebook si instagrammizza grazie a due importanti novità

Da tempo, si parla della fuga dei millennials da Facebook, verso Instagram, la terra delle Storie mutuate da Snapchat, a causa dei difetti che, ormai atavicamente, affliggono il social in blu: fake news, catene, inserzioni ritenute discriminanti, dati concessi alle app di terze parti, un’interfaccia sempre più confusionaria, visto anche l’inserimento – nella piattaforma – di un mercatino e, tra non molto, di un sistema di dating. Correre ai ripari, quindi, è necessario e, secondo alcune discrezioni, sarebbero allo studio alcune soluzioni mirate allo scopo.

I colleghi del portale Ninja Marketing, di recente, hanno riscontrato la comparsa – nella versione Desktop (web based) di Facebook – di una funzione che, in quanto non annunciata con i crismi dell’ufficialità, potrebbe consistere in uno dei tanti test cui Menlo Park abitualmente procede, in vista di una solo successiva introduzione (come accadde per “Party“, all’interno dei gruppi).

La funzione in questione riguarda il modo in cui vengono visualizzati i post del profilo che, ora, accanto alla canonica visualizzazione incolonnata a lista, comprende anche quella a griglia: optando per quest’ultima, a ciascun post viene dedicata una miniatura (se anche con immagini) o card (se solo di testo) con, nell’angolo basso di sinistra, l’icona di un collegamento che, se cliccata, apre la finestra del relativo contenuto, con la possibilità di visualizzarlo ingrandito, scorrendone i commenti e i like, e con la facoltà di condividere il tutto in Pagine, Gruppi, altrui Bacheche, o chat private.

Oltre a tale novità, di stampo più prettamente organizzativo, e relativo all’interfaccia, ne è emersa un’altra a proposito di Facebook. Quest’ultimo, infatti, avrebbe integrato un motore di ricerca intelligente volto a meglio connettere l’offerta di content creator a quella degli inserzionisti, in modo che questi ultimi possano scegliere con cognizione di causa gli influencer più adatti al proprio target.

Nello specifico, il nuovo strumento si chiama “Branded Content Matching” e prevede che, a beneficio di un database cui gli inserzionisti hanno accesso, i creatori di contenuto compilino un profilo comprensivo di età, sesso, titolo di studio, senza trascurare il numero di fan, il tasso di coinvolgimento dei propri video, e l’indicazione delle migliori collaborazioni ottenute.

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