Facebook: privilegiate notizie originali, campagna informativa contro disinformazione

Per frenare le continue defezioni in ambito pubblicitario, Facebook ha messo in campo diverse iniziative per combattere la disinformazione, tra cui una campagna di consapevolezza informativa e una riforma del News Feed a vantaggio delle news di qualità.

Facebook: privilegiate notizie originali, campagna informativa contro disinformazione

Facebook, che ha appena promesso interventi sui post dei politici che violano le sue policy, punta a riguadagnare la fiducia degli investitori pubblicitari e degli utenti comuni anche attraverso alcune iniziative volte a privilegiare le fonti autorevoli e le notizie “originali”, ma anche mediante apposite campagne di consapevolezza informativa. 

Nelle ultime ore, Facebook sta continuando a subire defezioni da parte di importanti investitori pubblicitari, visto che – ai precedenti nomi che hanno adottato la misura imputando a Facebook di non intervenire adeguatamente sugli argomenti critici – si sono aggiunti Ford, Adidas, e Starbucks: visto il precipitare della situazione, da Menlo Park è giunta la comunicazione di una revisione del NewsFeed, in cui d’ora innanzi, partendo per i contenuti in lingua inglese (con le altre lingue supportate strada facendo), saranno privilegiati gli articoli originali su fatti o storie in via di svolgimento.

Per identificare gli articoli “originali”, verranno ascoltati i feedback forniti da accademici ed editori, e analizzate le ricerche degli utenti in modo da capire “quali articoli saranno più spesso identificati come fonte originale“. Privilegiato quel “giornalismo che richiede tempo e competenza”, parimenti, saranno penalizzate quelle notizie che provengano da siti nei quali gli editori non hanno fornito adeguate informazioni sulla redazione posto che, molto spesso, quando non intervengono ragioni (di cui si terrà conto) di incolumità per i giornalisti a limitare la trasparenza, omettere tali informazioni è una scelta spesso fatta da editori che realizzano contenuti con lo scopo di attirare click. 

Messe a frutto le notifiche di contesto che avvertono sul fatto che si stiano condividendo notizie più vecchie di 90 giorni, Facebook ha varato anche un’altra iniziativa per fronteggiare la disinformazione: nello specifico, si tratta del progetto eloquentemente battezzato “Le tre domande per aiutare a sradicare le notizie false” formato da annunci che rimandano ad uno specifico sito (stampoutfalsenews.com/), nel quale l’utente viene invitato a porsi domande sulla fonte di una notizia (cercandola, se manca, con attenzione alla sezione “chi siamo” dell’editore, eseguendo ricerche inverse per storie e immagini, analizzando il sito della fonte per cercare incongruenze nell’url, grafica non professionale, errori grammaticali), sul cosa manchi nella notizia (leggendo l’intero articolo e non solo il titolo, riflettendo su immagini falsificate o vere ma fuori contesto, tenendo conto di quello che sullo stesso argomento dicono le altre fonti), sull’eventuale manipolazione emotiva a cui sia stato sottoposto (riflettendo, ad esempio, sul come si senta dopo aver letto una data notizia).

Secondo quanto spiegato da Menlo Park, tale iniziativa coinvolgerà un ristretto numero di utenti in Medio Oriente, Africa, Regno Unito, Turchia, e Unione Europea, ai quali poi verrà proposto un sondaggio volto a capire cosa abbiano imparato, sì da ricavarne preziosi feedback per altre campagne di alfabetizzazione informativa

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