Facebook, dopo la modifica dell’algoritmo che ha portato in alto i contenuti di amici e famigliari, a detrimento dei post delle testate giornalistiche, è tornata ad attenzionare il mondo dell’informazione, quasi in modo “risarcitorio”, con l’espansione della funzione sperimentale “Today In”, riservata alle notizie locali per quelle comunità più sperdute che faticano ad avere informazioni su quello che accade nel loro comprensorio.
A inizio 2018, Facebook condusse un’indagine presso i suoi utenti, scoprendo che molti di essi chiedevano più informazioni locali, relative agli ambiti in cui vivevano e lavoravano: da lì nacque, con sperimentazione immediata in 400 cittadine americane, la sezione “Today In”.
Quest’ultima, secondo un recente annuncio di Menlo Park, è stata portata anche in Australia, ed arricchita: ora, oltre alle notizie locali, propone anche informazioni utili sulla località coperta. In pratica, i comuni o le amministrazioni in generale, e gli esercizi commerciali, potranno pubblicare dei post etichettandoli come “avvisi locali“ con la conseguenza che gli utenti, con il GPS attivo e la geocalizzazione in-app autorizzata, riceveranno una notifica in stile “Today In” sul proprio smartphone non appena si troveranno nei paraggi.
In più, quasi ad estendere il già presente sistema di Safety Check, Facebook – di concerto con le amministrazioni locali – ha ideato un sistema di alert che, in caso di blackout o calamità naturali, potrà raggiungere automaticamente le persone che si trovano nelle zone più colpite, in modo da informarle ed orientarle sul da farsi.
Onde preservare il sistema dal verificarsi di possibili abusi, ed eccessi, in seno a Today In, Facebook ha predisposto che le pagine delle amministrazioni possano apporre sulla loro bacheca virtuale massimo 35 avvisi per un periodo di un mese, con l’etichetta di alert apponibile per un range complessivo di 6 ore per evento. Naturalmente, tutto ciò non “interferirà con il ranking dei post sul news feed”.