Facebook: nuove polemiche e riconoscimento facciale per tutti (ma opzionale e disattivo di default)

Al netto delle nuove polemiche emerse negli scorsi giorni a proposito dei diritti umani, e delle critiche nuovamente piovute sulla criptovaluta Libra, Facebook ha reso opzionale, e disattivo per default, il riconoscimento dei volti (però esteso a tutti).

Facebook: nuove polemiche e riconoscimento facciale per tutti (ma opzionale e disattivo di default)

In una giornata quasi del tutto calamitata, a livello mediatico hi-tech, dall’IFA 2019 di Berlino, Facebook è riuscita comunque a far parlare di sé, tramite un’importante decisione sul riconoscimento dei volti, ma anche – come spesso accade – a causa di alcune polemiche in tema di diritti umani e in merito alla criptomoneta Libra.

Sin dal lontano 2017, Facebook ha previsto una funzione di screening dei volti, con lo scopo dichiarato di aiutare le persone nel taggare, nelle proprie foto, gli individui riconosciuti, per consentire loro una migliore gestione nel caso si venga taggati nelle altrui foto, o per agevolare gli utenti con disabilità visive nel sapere chi sia presente nelle istantanee.

Tale funzione, però, in passato ha destato non poche polemiche e, pertanto, da Menlo Park è arrivata la decisione di estendere a tutti, col roll-out già in corso suscettibile d’essere completato nelle settimane a venire, una versione rivisitata del riconoscimento facciale, finalizzato però a tutelare l’identità delle persone.

Nello specifico, col nuovo strumento, sarà possibile essere avvertiti nel caso venga caricata online una foto che la AI di Facebook ritiene corrispondere alla nostra, di modo che si possa evitare il proliferare di profili falsi e di conseguenti fenomeni di furto d’identità

Chi ha l’attuale funzione di face screening disattiva, desiderando non avvalersi della novità, non dovrà far nulla mentre, diversamente, potrà attivarla manualmente: chi, invece, l’avesse attivata in passato, riceverà informazioni sulla novità, quando implementata, in modo da poter approfondire il modo in cui Facebook sfrutta questa tecnologia e, se del caso, sarà messo nelle condizioni di disattivarla. I nuovi iscritti, infine, troveranno la nuova funzione di Face Recognition disabilitata di default, cercandola all’interno delle impostazioni.

Nell’attesa che venga messa a regime la novità in questione, rivoluzionaria secondo Repubblica, perché prevede un approccio di tipo opt-in (necessità di dare il consenso per ottenerne l’attivazione), ha destato non poche polemiche una ricerca, condotta presso l’università spagnola Carlo III, dalla quale emerge come sia possibile, per gli investitori pubblicitari del social, profilare gli utenti secondo dati molto sensibili, comprensivi anche dell’orientamento sessuale. Ciò, viene spiegato, potrebbe mettere in pericolo la bella cifra di 4.2 milioni di persone omosessuali, che vivono in paesi in cui tale preferenza viene perseguita financo con la pena di morte

Non meno pesante è la bordata che, secondo la press agency economica Bloomberg, è arrivata da un summit tenutosi a Francoforte, nel corso del quale un componente del bureau esecutivo della BCE, tale Yves Mersch, si è auspicato che le persone non abbandonino la sicurezza rodata dei sistemi di pagamento ufficiali per inseguire le promesse, affascinanti ma infide, che vengono da Facebook a proposito di Libra sulla quale, quindi, sempre più cala una pietra tombale. 

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