Facebook: nuove multe, inserzionisti risarciti, variazione News Feed, GetDigital

Portato anche in Italia il progetto di consapevolezza digitale "GetDigital", il social in blu, coinvolto in nuovi problemi sui temi della privacy e della pubblicità, ha variato l'algoritmo del News Feed per incrementare la qualità delle notizie ivi presenti.

Facebook: nuove multe, inserzionisti risarciti, variazione News Feed, GetDigital

Il più grande social network al mondo, Facebook, anche sul finire di Novembre, dopo le grandi novità già annunciate nei giorni scorsi, trova il modo di guadagnarsi i fatidici 15 minuti di popolarità di cui parlava Andy Warhol, ufficializzando ulteriori misure contro la disinformazione, e per la consapevolezza digitale (in questo caso anche in Italia), nel mentre arrivano nuovi problemi con le istituzioni e il mondo della pubblicità. 

Quando mancava ancora diverso tempo alle ultime presidenziali USA, il CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, fece approntare una serie di misure d’emergenza, che sarebbero entrate in vigore in caso di elezioni contestate, per frenare la disinformazione conseguente. Una delle misure previste, riporta il “The New York Times” in base alla testimonianza di 3 dipendenti di Menlo Park, è stata appena messa in campo, sostanziandosi nel maggior peso dato – all’interno dell’algoritmo che decide cosa va visualizzato nel NewsFeed – al punteggio di qualità del giornalismo delle testate, battezzato come “N.E.Q” (news ecosystem quality).

In ragione di questa decisione, che molti dipendenti del social vorrebbero fosse permanente, gli utenti visualizzeranno maggiori contenuti provenienti da fonti autorevoli, come la CNN, la National Public Radio, e il New York Times, con concomitante riduzione della visibilità per pubblicazioni eccessivamente “partigiane”, come Occupy Democrats e Breitbart.

Intanto, sempre in tema di iniziative positive, Facebook ha reso noto l’arrivo anche in Italia del programma “GetDigital”, finalizzato a rendere utenti consapevoli del mondo digitale i giovani, i genitori, e gli insegnanti. A tal scopo, Menlo Park fornirà risorse, articolate su diverse aree (es. le basi del digitale, l’emancipazione, le interazioni, il benessere, le opportunità del digitale), create da esperti planetari della scena digitale, in partnership con l’Unesco e le università di Yale e di Harvard. Sempre all’interno dello stesso programma rientreranno 6 webinar gratuiti focalizzati sulla sicurezza online, organizzati in collaborazione con la Fondazione Carolina.

Ovviamente, una realtà così importante qual è Facebook non poteva farsi mancare anche delle querelle con i suoi principali stakeholders, quali istituzioni e investitori pubblicitari. Nel primo caso, dalla Corea del Sud è giunta notizia di una maxi multa, pari a circa 6 miliardi di euro (6.8 miliardi di won), comminata al colosso dei social dalla Personal Information Protection Commission con l’accusa di aver divulgato, senza autorizzazione, per 6 anni (dal 2012 al 2018), i dati (nominativo, situazione sentimentale, percorso lavorativo, città natale, titolo di studio) di 3.3 milioni di utenti, precisamente degli amici di quegli utenti che si sono loggati a servizi terzi usando le credenziali del social. A tale multa va aggiunto un surplus di 66 milioni di won (pressappoco 50 milioni di euro) per aver fornito documentazioni incomplete e false durante le indagini, ed una denuncia penale per la violazione delle locali normative sulla tutela dei dati personali. 

All’ultima trimestrale, Facebook Inc ha riportato d’aver incamerato, di sola pubblicità, qualcosa come 21,2 miliardi di dollari, facendo decisamente meglio (+22%) dello stesso periodo del 2019: ebbene, una parte di tali entrate – a quanto pare – non era dovuta, posto che – a causa di un errore tecnico del tool “Conversion Lift” – ad alcuni investitori pubblicitari, che per tale problema saranno risarciti, erano stati riportati dati sbagliati sulla resa effettiva dei loro annunci

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