Facebook: novità sul trasferimento dati, polemiche ambientali e nuove multe

Nel mentre montano le polemiche per un'inchiesta giornalistica in ambito ecologico, e arriva una nuova multa da un'istituzione europea, Facebook guarda avanti mettendo a segno un'importante riprogettazione per il suo sistema di migrazione dati.

Facebook: novità sul trasferimento dati, polemiche ambientali e nuove multe

Il noto social network Facebook, impegnato nel continuo miglioramento della sua piattaforma, ha annunciato tramite la sua press-room ufficiale, il roll-out di un’importante miglioria per lo strumento che permette di migrare i propri dati. Il tutto al netto di nuove polemiche, di carattere ambientale, e dell’ennesima multa, comminata da un’istituzione europea. 

Accuratamente riprogettato, il Data Portability (facebook.com/tyi) ora permette di trasferire anche una nuova tipologia di dati, ovvero i Facebook Events che, nel caso specifico, potranno essere instradati su Google Calendar, una nuova destinazione aggiunta, assieme a Photobucket (per quel che concerne video e foto), al novero di quelle già esistenti, comprensive di Blogger, Google Docs, WordPress, Blackblaze, Google Foto, Dropbox,  e Koofr.

Inoltre, col il nuovo Data Portability, che informa sullo stato di ogni trasferimento avviato (è possibile anche avviare più sessioni contemporanee di trasferimento verso la stessa destinazione), diventa possibile settare dei filtri più granulari (es. impostando un range temporale in merito agli elementi multimediali da trasferire) e avere maggior chiarezza a livello di informazioni (es. venendo informati sul tipo di dati supportato da una destinazione). 

In tema di polemiche, sta facendo molto discutere, invece, un’inchiesta pubblicata dal britannico The Guardian in merito al fatto che, mediante annunci (25.147) pagati (9.597.376 dollari) dalle aziende (Exxon su tutte) del settore gas e petrolio, in occasione delle presidenziali USA del 2020, Facebook si è fatta megafono (“l’industria del petrolio e del gas utilizza Facebook per la sua strategia politica“) di una narrativa distorta sul rapporto tra combustibili fossili e cambiamento climatico, basti pensare alla presentazione del gas fossile come “green”. 

Infine, le multe. Nelle scorse ore, il garante per la privacy della Repubblica di San Marino ha comminato una multa di 4 milioni di euro, alla casa madre Facebook Inc ed alla controllata Facebook Ireland, per l’episodio di hacking che, mediante scraping, ha portato alla messa in vendita online dei dati di 533 milioni di utenti (tra cui 12.700 cittadini della Repubblica del Titano). Una seconda multa, da 1 milione di euro, è stata attribuita a Facebook Ireland per il trattamento dati dei minori, nella fattispecie per “la inesistenza di soluzioni che avrebbe dovuto adottare Facebook Ireland Ltd. per verificare l’età di minori di anni 16 allorquando gli stessi si registrano o accedono alla piattaforma Facebook“.

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