La probabile dismissione di Giphy non sembra essere l’unica preoccupazione di Meta che, da qualche tempo, continua a preoccuparsi molto anche per la concorrenza di TikTok, come emerso da un report interno venuto in possesso del portale The Verge che, in merito, è anche riuscito a intervistarne l’autore.
Il memo in questione, risalente ad Aprile, condiviso con i dipendenti da Tom Alison, vicepresidente di Meta e responsabile per l’applicazione di Facebook, evidenzia il proposito di cambiare massicciamente (per la seconda volta dopo il 2018) il Feed di Facebook per improntarlo a immagine e somiglianza di TikTok. Ciò dovrebbe far sì che, in alto, vi sarebbero le Storie, il formato copiato da Snapchat, mescolate con i Reels, che si rischia di respingere credendoli non preziosi per le forme di connessione e comunicazione sociale delle persone, in modo da recuperare anche appeal sui giovani, uscendo dall’attuale fase di crescita stagnante.
In seguito, al posto di dare priorità ai post delle persone che si seguono, la piattaforma, come un “motore di scoperta“, dovrebbe consigliare i post in modo convinto, indipendentemente dalla loro provenienza, sia da Facebook che da Instagram. Un’altra fase del cambiamento consisterebbe nel tornare alla situazione di 8 anni fa, riportando in alto a destra, le funzioni delle conversazioni private di Messenger.
Richiesto al diretto interessato un parere sulla sua memo, Alison ha ammesso che la piattaforma è stata lente nel vedere la minaccia competitiva di TikTok, anche quando quest’ultima inondava Facebook e Instagram dei suoi annunci pubblicitari e che, ora, si ritrova la nota piattaforma di video sharing invadere il suo territorio domestico, quello dei social network.
Sempre da Alison, di fronte alle preoccupazioni dei dipendenti che temono uno snaturamento del social nell’inseguire TikTok, con un miglioramento a breve termine delle metriche che potrebbe danneggiare una crescita a lungo termine, è arrivata l’assicurazione che si continuerà a dare la priorità alle cose che si vuol condividere con gli amici, con la differenza che “non metteremo troppe limitazioni su quando e dove mostrare i contenuti consigliati in Feed“. Un’altra ammissione fatta dal dirigente, infine, si è sostanziata nel desiderio di dare a Facebook “un’esperienza più pulita e facile da usare” posto che, nel corso degli anni, si è troppo gonfiata di notifiche e schede.