Mark Zuckerberg in questo periodo è una vera e propria trottolina. Qualche giorno fa ha tenuto un discorso in mandarino alla Tsinghua University di Pechino e poi è volato subito in India, sia per pubblicizzare il programma “Internet.org” che offre connessione e notizie utili a 15 milioni di persone nel mondo (presto di più con droni e palloni aerostatici), sia per constatare – qualora ve ne fosse bisogno – lo stato della connettività locale (davvero pessimo).
Dopo alcuni sopralluoghi, test e verifiche, il vulcanico Mark ha proposto al suo staff il programma “Giovedì in 2G”: in sostanza noi potremo continuare a connetterci al suo social con le nostre amate reti in 3G e (per i fortunati, me escluso) 4G mentre la sua redazione potrà provare, per almeno 1 ora al giorno, l’ebbrezza di connettersi alla piattaforma del social sfruttando la velocità del 2G. Sicuramente un’esperienza agghiacciante, ne siamo certi.
La finalità del progetto, ovviamente non fine a se stesso, è quella di far toccare con mano, a tutti gli addetti del settore, in quali condizioni avvenga la connessione alle informazioni nei paesi in via di sviluppo. Ciò dovrebbe fare da sprone verso l’intensificarsi del programma Internet.org, finanziato da Zuckerberg stesso, e dovrebbe anche far sì che si porti avanti con sempre dedita convinzione anche il progetto “Facebook Lite” che consente anche a chi ha connessioni scarse di poter accedere ad una versione semplificata e più leggera del network blu di Menlo Park.
Le novità in casa Facebook non si fermano certo qui. Mentre Zuckerberg continua il suo tour promozionale nei quattro angoli del globo, i suoi laboratori hanno sfornato un aggiornamento della sua app per iOS e Facebook, per ora destinata solo al mercato statunitense.
Nell’update in questione, la funzione “Notifiche” è stata sottoposta ad un restyling simile a quanto avvenuto in Google Now: le notifiche sono state raggruppate in schede che potranno riguardare o le informazioni relative ai nostri contatti (eventi, compleanni, iniziative, aggiornamenti di stato, tag, like), o gli eventi e gli accadimenti più in primo piano nei nostri paraggi (grazie all’interazione col sistema di geolocalizzazione dello smartphone).
L’implementazione testé illustrata sembra sempre più indirizzata nella direzione volta a creare un assistente vocale, “M”, per il Messenger della piattaforma sociale: attualmente si può chiedere ad M, in test nel distretto di Los Angeles, quali eventi o locali si possano prenotare in zona e, in futuro, sarà senz’altro prevista l’integrazione col sistema di notifiche a schede oggetto del nuovo aggiornamento di Facebook USA.
In mezzo a questa babele di novità e cambiamenti, era inevitabile – infine – che Facebook incappasse anche in qualche passo falso. Che riguarda, manco a dirlo, proprio il NOSTRO Paese: sembra, infatti, che diversi utenti nati e residenti a Catania, compreso il sindaco Enzo Bianco, si siano visti assegnare il domicilio (senza motivo apparente) nella spagnolissima Barcellona. Olè!