Facebook, ormai, è un topic trend di ogni agenda setting tecnologica che si rispetti. Molto spesso, ciò avviene per i problemi con le istituzioni, come quelli in arrivo in Germania, o per quelli con i propri dipendenti, come reso noto da un’emittente americana. Tuttavia, trattandosi di un social ben supportato, Menlo Park è spesso sotto i riflettori anche per le continue novità sfornate, come le recenti a proposito degli eventi.
Secondo alcuni media di settore, sempre in Germania ove le locali istituzioni hanno più volte imputato a Zuckerberg di aver raccolto dati personali senza consenso, approfittando della posizione nevralgica della sua piattaforma tra i social, il Garante tedesco dell’Antitrust sarebbe angustiato dal modo in cui il social in blu condivide i dati con siti ed applicazioni, compreso quanto avviene con le “succursali” WhatsApp e Instagram. Ipso facto, sarebbe in arrivo una decisione, in predicato di essere resa nota nelle prossime settimane, che costringerebbe Facebook a interrompere la raccolta dati sui suoi utenti: ciò avverrebbe tramite l’imposizione di un termine entro il quale adeguarsi, onde evitare una salatissima sanzione pecuniaria.
Da oltreoceano, grazie alla CNBC, arrivano alcune confessioni scottanti ottenute da 12 ex manager del social, licenziati tra il 2016 ed il 2018: gli ex dipendenti di Menlo Park hanno innanzitutto accusato il management di aver dovuto filtrare le notizie negative e, in più, anche di essere stati costretti a fingersi soddisfatti del corso aziendale.
Dulcis in fundo, le condizioni di lavoro sarebbero particolarmente stressanti, visto che i dipendenti sarebbero valutati nell’efficacia tramite un ranking basato sulla curva di redditività (in base alla quale, anche poche assenze, motivate con ragioni impellenti, porterebbero ad un ribasso del ranking).
Ed ora, qualche piacevole novità. Facebook ormai da tempo ha attivato un sistema che permette a persone ed aziende di promuovere degli eventi, siano esse mostre, manifestazioni, o semplici feste di compleanno. Tuttavia, lo strumento non ha avuto molta fortuna, essendo limitato nelle funzionalità: di fatto, dopo l’invito iniziale – spedito spesso troppo in anticipo e che può passare inosservato – non v’è modo per richiamare l’attenzione sull’evento, destinato a finire nel dimenticatoio.
Per tale motivo, alcuni utenti di USA, Brasile e Messico, in possesso di terminali Android/iOS, sono stati coinvolti in un esperimento volto a consentire la pubblicizzazione degli eventi tramite le Storie, nel cui interno si potranno adoperare immagini, video, adesivi, e link all’evento, con repost automatici generati dal semplice tag del medesimo. Inoltre, proprio ricorrendo a queste Storie pubblicitarie, gli utenti disporranno di un pratico modo per far sapere di essere interessati e/o intenzionati alla partecipazione.