Facebook evita le pubblicità di armi ai giovani, e test sia i giochi a premi che i servizi premium nei gruppi

Facebook, per frenare le critiche ricevute negli ultimi tempi, e la fuga di teenager verso altri lidi, ha annunciato un'iniziativa a favore dei minorenni, e due test per ridare smalto ai video in diretta, e ai gruppi.

Facebook evita le pubblicità di armi ai giovani, e test sia i giochi a premi che i servizi premium nei gruppi

Secondo diversi sondaggi, Facebook perde quote di utenti, specie giovani, a favore di Instagram e Snapchat e, proprio per tamponare quest’emorragia dei numeri (ma non ancora dei conti), sono stati avviate iniziative, come la protezione dei minori da alcune pubblicità ed il varo dei giochi a premi. Inoltre, a favore dei gruppi, sarebbe partita la sperimentazione delle sottoscrizioni mensili.

Nel periodo in cui gli USA sono fustigati da stragi compiute sempre più spesso all’interno degli edifici scolastici (vedi Parkland e Santa Fe), considerata la sostanziale inerzia dell’amministrazione Trump (restia ad ogni restrizione alla libera vendita di armi), è Facebook a scendere in campo, con un tentativo di ridurre cotali episodi tramite un espediente “educational” che va a coinvolgere il suo settore advertising.

Nello specifico, a partire dal 21 Giugno, verranno imposte restrizioni alle pubblicità riguardati gli accessori delle armi da fuoco (fondine, mirini, silenziatori, munizioni) ed altri elementi atti ad offendere (peperoncino spray, fucili da paintball, coltelli non da cucina, spade, fuochi d’artificio ed esplosivi), sostanziate NON nella proibizione di tali spot, ma nella riduzione del loro pubblico che – nella fattispecie – dovrà, in fase d’impostazione delle inserzioni, escludere i minori di 18 anni.

Una seconda iniziativa targata ancora Facebook riguarda l’ingresso nel segmento dei giochi a premi, non del tutto inatteso considerata la recente attenzione del gruppo verso il gaming. La conferma si è avuta grazie a Fidji Simo, a capo del progetto di test in questione, finalizzato a ridurre la fruizione passiva del proprio Feed in favore di una partecipazione più attiva: quest’ultima si dovrebbe avere tramite video in diretta che potrebbero esser corredati di quiz, sfide, e sondaggi aperti a tutti i telespettatori di un dato video con la possibilità, prevista per la fase 2, di ottenere premi in denaro da dividersi tra quanti risponderanno in modo corretto.

Attualmente sono già stati creati due money game, rappresentati da “Outside Your Bubble” di BuzzFeed News, in cui si deve indovinare quel che pensano gli altri sfidanti, uscendo dalla propria bolla di pensiero tipica) e “Confetti” (di Business Insider, con un meccanismo à la Trivial Pursuit).

Infine i gruppi con abbonamento mensile. La stessa Menlo Park ha notificato l’avvio di un esperimento che ha per protagonisti gruppi (per ora solo 3) che saranno in grado di sostenersi, e di valorizzare i propri contenuti di qualità, con un sottolivello fatto di servizi premium (es. tutorial e aiuti mirati, post e contenuti esclusivi) destinati solo agli utenti che, in questo caso, saranno rappresentati da coloro che, dopo aver visto quanto offerto, sottoscriveranno un abbonamento mensile (da 4.99 a 29.99 dollari, riscosso tramite i sistemi di gestione delle iscrizioni inclusi nel Play e nell’App Store). Inizialmente, nel caso il test dovesse aver seguito, gli utenti incasseranno tutto il ricavato delle sottoscrizioni, meno il 30% usualmente richiesto da Apple e Google: in seguito, però, anche Facebook tratterrà la sua “fetta” della torta.

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