La guerra imperversa sul territorio ucraino, con le truppe russe ormai alle porte di Kiev, e i grandi big delle interazioni digitali non potevano rimanere insensibili al dramma di civili coinvolti nello scontro tra i due confinanti, con Facebook e Twitter che, più o meno nelle stesse ore in cui la crew di Anonymous annunciava una cyber war contro Mosca, hanno messo in campo alcune iniziative per tutelare la privacy e la sicurezza degli utenti residenti in Ucraina.
Secondo quanto riferisce l’agenzia stampa Reuters, poi riportato dall’Ansa, Facebook ha appena attivato la funzione scudativa del blocco profilo, una misura di solito adoperata per tutelare coloro che possono essere presi di mira, tipo attivisti e giornalisti, in zone ad alto rischio. In passato, Menlo Park aveva messo a disposizione questo sistema anche durante la smobilitazione americana dal territorio dell’Afghanistan, quando era parso chiaro che molti utenti, ad esempio gli attivisti per i diritti delle donne, avrebbero rischiato ritorsioni da parte dei Talebani.
Nell’emergenza attuale, la misura del blocco profilo funzionerà come di solito: nello specifico, andrà attivata manualmente dall’utente, non essendo settata di default e, da quel momento, al prezzo d’un solo click, impedirà a chi non sia nella lista dei contatti di un utente di scaricare e condividerne l’immagine di profilo, o di guardarne i post pubblicati sulla relative timeline.
L’altra grande misura intrapresa da Facebook durante la campagna militare russa in Ucraina si è concretizzata nell’istituzione di uno speciale centro operativo che, composto anche da personale madrelingua e da esperti, monitorerà da vicino la situazione del conflitto, in modo da poter attivare tempestivamente, se del caso, misure speciali come il Safety Check in favore dei rifugiati e di quanti scappano dai teatri dello scontro e dei bombardamenti.
Twitter, dal canto suo, ha condiviso alcuni consigli per la sicurezza in inglese, ucraino e russo, ricordando agli utenti come possano rendere privati i propri tweet, evitare che i propri account vengano hackerati e, come extrema ratio, disattivare il proprio account.