Facebook dimentica la probabile multa dell’Europa con una war room anti fake news, ed il varo ufficiale del suo Dating

Facebook, secondo alcune fonti, potrebbe incorrere in una nuova sanzione da parte dell'Europa: nel frattempo, il social di Zuckerberg ha preparato una "war room" contro le fake news, e avviato i test di Facebook Dating a partire dalla Colombia.

Facebook dimentica la probabile multa dell’Europa con una war room anti fake news, ed il varo ufficiale del suo Dating

Facebook si avvia verso il nuovo fine settimana con diverse tensioni che covano sotto la cenere di una calma apparente: per fortuna, tra problemi in tema di tutela dei consumatori, e pressioni per meglio affrontare la disinformazione, qualche nota lieta non manca, specie per i cuori solitari che, a partire dalla Colombia, avranno un’alternativa in più a Tinder. 

Tempo fa, l’Europa aveva promulgato delle norme a tutela dei consumatori online, sulla base di alcune denunce ricevute sia da coloro che si erano visti imporre clausole contrattuali non conformi in Europa, che da altri utenti finiti truffati nel mentre consultavano talune pagine social, e aveva richiesto – verso il Marzo 2017 – a Facebook di adeguarvisi prontamente.

Il social aveva risposto che avrebbe ottemperato entro i primi tre mesi del 2018 ma, nel Febbraio scorso, si era solo limitata – e neanche in modo completo – a informare gli iscritti sulla facoltà di rimuovere i propri contenuti, trascurando altri elementi importanti richiesti, come la possibilità di recedere da un contratto o acquisto online, e l’opportunità di indire una causa presso una Corte europea, e non davanti a quella della California, sede del network.

A questo punto, l’Europa che ha notato – invece – l’adeguata risposta da parte di Airbnb, che ha totalmente adeguato le sue norme contrattuali alle normative europee sulla tutela dei consumatori – potrebbe (secondo l’agenzia stampa Reuters) anche comminare al colosso di Mountain View una pensante sanzione pecuniaria, ovvero una multa. 

Le grane, in quel di Facebook, sono come le ciliegie: quando arrivano, lo fanno sempre in coppia. Si avvicinano a passi da gigante le prossime elezioni americane (di medio termine), brasiliane (presidenziali), ed europee, e le pressioni del mondo della politica perché Facebook si faccia trovare pronta sono cresciute esponenzialmente negli ultimi tempi. Secondo il “The New York Times”, la risposta sarebbe arrivata attraverso la costituzione, in una sala conferenze di Menlo Park, di una sorta di “gabinetto di guerra”, munito di schermi giganti sintonizzati su varie emittenti informative, in cui una ventina di dipendenti, tra dirigenti, analisti di dati, ingegneri, si occuperanno – 24/7 – di analizzare il social network per individuare account fasulli ed eliminare sul nascere quelle fake news che, in realtà, potrebbero condizionare il formarsi delle opinioni elettorali.

Per fortuna, a risollevare gli animi di Zuckerberg & Co, ci pensano le novità – sempre copiose – annunciate in merito alla piattaforma di socializzazione di blu vestita: il sistema anti-tinder “Facebook Dating”, annunciato quattro mesi fa, è in corso di attivazione – per una fase di test – in Colombia.

Secondo le prime testimonianze giunte, Facebook Dating è disponibile solo da app mobile (niente pc e web browser), ove coloro che hanno compiuto 18 anni possono attivare la nuova funzionalità (diversamente, non figureranno nei risultati delle ricerche “sentimentali”) ricorrendo ad un’apposita voce delle impostazioni. 

Prestato il consenso, si può creare un profilo secondario, con meno informazioni di quello standard (es, foto, nome, 9 immagini tratte dal social su iOS e 12 su Android), da integrare nei gruppi, o da usare per degli eventi a cui si intende partecipare: oltre a questi metodi, il profilo in questione sarà inserito automaticamente in un database al quale chiunque potrà accedere eseguendo una ricerca entro i 100 km dalla propria posizione, rilevata via GPS.

Individuata una persona di proprio interesse, sarà possibile inviarle un messaggio, con riferimento anche a foto o domande pubblicate sul profilo del ricevente, il quale – nel rispondere – genererà una chat (e questo è il “match”) nella quale – in ottica anti sexting – non saranno condivisibili video o immagini, ma solo testi

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