Facebook deve avere decisamente qualche problemino con l’algoritmo che dovrebbe proteggerne le pagine da contenuti offensivi, razzisti e di dubbio gusto. Qualche settimana fa abbiamo riportato una polemica nata tra Facebook ed il ministro della Giustizia tedesco che, finalmente, aveva portato ad un impegno da parte di Menlo Park a rimuovere i contenuti razzisti entro 24 ore dal rilevamento. A distanza di così pochi giorni, però, Facebook ci ricasca e banna la fan page di un Pub dal nome troppo bizzarro.
L’episodio in questione è capitato a Lee Garrett, gestore di un pub nelle campagne gallesi: l’uomo in questione, a inizio Novembre, aveva provato a fare il log-in nella fan page del suo pub per rispondere ai commenti e per postare qualche aggiornamento ma non vi era riuscito. Il sistema di Facebook, infatti, lo “rimbalzava” di continuo con l’avviso che quell’account era stato sospeso.
Dopo qualche armeggiamento con le impostazioni, Garrett riuscì a capirne almeno il motivo: il suo social lo aveva sanzionato per l’uso di un linguaggio razzista o offensivo. Siccome gli ultimi post riguardavano la probabile configurazione dei menu natalizi, giustamente il signor Garrett ha pensato che il tutto fosse stato ingenerato dal curioso nome del suo pub “Blackcock Inn” che, tradotto, può esser reso come Osteria del Gallo Nero. Il punto è che, nello slang inglese, “cock” vuol dire anche “fallo o organo maschile” e questo, evidentemente, aveva indotto qualcuno a segnalare quella pagina Facebook come di dubbio gusto.
Garrett, intervistato dall’Indipendent, ha spiegato che nella sua via vi sono diversi altri locali con la parola “cock” nel nome (uno addirittura si chiama “The Three Cocks”, ovvero “I tre…galli”): non si sa per quale motivo quest’usanza vada avanti ma è evidente che sia legata ad antiche tradizioni strettamente locali: il suo pub, per esempio, adotta questo simpatico nome dal 1840 e, a scanso di equivoci, ha l’icona di un gallo nero accanto alla denominazione incriminata.
Facebook, però, non ha voluto sentir ragioni ed al buon Garrett non è rimasto altro che aprire una nuova fan page che, certo, ha beneficiato del tam tam mediatico di queste settimane visto che ha più follower di quella precedente.
A parte l’aspetto divertente della faccenda sin qui illustrata, sembra proprio che Facebook dovrebbe seguire la strada di Wikipedia e migliorare un po’ la selezione dei contenuti ritenuti seri ed accettabili per le proprie pagine web…