Ecco "Mondo Connesso", il portale che aiuta nella tutela della privacy

Facebook, in collaborazione con l'Unione Nazionale Consumatori e con il Garante per la privacy, annuncia - anche in Italia - l'iniziativa "MondoConnesso" che mira ad una maggiore consapevolezza dei propri diritti online e dei migliori strumenti per tutelarli.

Ecco "Mondo Connesso", il portale che aiuta nella tutela della privacy

Di recente abbiamo visto come Google, che gestisce gran parte delle ricerche in internet e che offre una grande mole di servizi ai suoi utenti, abbia deciso di implementare la privacy sul proprio portale allestendo una sezione ad hoc, “About me”, nella quale è possibile decidere, per ogni tipo di dato personale trattato da Google, quale ne debba essere il livello di visibilità. Anche

Facebook ha annunciato, oggi 12 Novembre 2015, un progetto, “Mondo Connesso“, che mira ad una maggiore consapevolezza dei propri diritti in fatto di privacy. L’iniziativa in questione, realizzata anche in Germania, Austria e Francia, è sbarcata in Italia grazie alla collaborazione con l’attuale Garante della Privacy e con l’Unione Nazionale Consumatori.  

Nello specifico, per fruire delle informazioni di “Mondo Connesso” (https://www.mondoconnesso.info), non è necessario essere iscritti a Facebook: i consigli presenti, infatti, riguardano tutta la rete internet, anzi, tutte le reti intendendo con tale termine tutti i rapporti nei quali un utente fornisce delle informazioni in cambio di un migliore servizio da parte di un ente o azienda nei suoi riguardi.

“Mondo Connesso” si divide in 3 sezioni.

1.Consapevolezza” mira a renderci consapevoli delle varie situazioni, on e off-line, nelle quali forniamo delle informazioni: ad esempio, quando facciamo check-in in un albergo, quando paghiamo con una carta di credito, quando facciamo una ricerca in internet, quando leggiamo una notizia o la posta online, e quando – ovviamente – inseriamo dei libri o degli oggetti in una wish-list dei desideri. In questi ed altri casi comunichiamo qualcosa di noi che l’interlocutore può adoperare non per schedarci ma per creare dei profili generici volti ad assicurarci servizi più soddisfacenti. Ecco, la sezione “Consapevolezza” mira a farci comprendere questa logica, a renderci edotti delle situazioni in cu ciò avviene in modo che ci si possa informare su come questi nostri dati vengono gestiti in modo da decidere con cognizione di causa se (o non) condividerli e, in caso, con chi e (sino a) quando.

2. “Controllo”, invece, offre diverse informazioni relative a quali dati vengono raccolti da vari siti e servizi, e diversi strumenti per porre un controllo alla divulgazione di tali elementi. Un consiglio molto valido che abbiamo trovato in questa sezione consiste nel leggere sempre la policy relativa all’uso dei dati personali PRIMA di iscriversi ad un dato servizio, in modo da poter decidere con consapevolezza se aderirvi. Sono comunque presenti diversi strumenti che ci aiutano a recuperare, appunto, il controllo sui dati messi in circolazione. Facebook ha il suo “Privacy Checkup”, Google – come ricordato – ha “About me” ma è anche possibile ricorrere a strumenti di terzi come l’utile AVG PrivacyFix. 

3. “Protezione”, infine”, è la sezione nella quale poter fare un test di autoconsapevolezza sulla privacy (https://goo.gl/Pk1BI8) e porre domande al Garante per la Privacy nazionale in merito ai dati personali che vengono condivisi ed a come poterli tutelare al meglio. Sempre nella sezione citata è possibile segnalare, al Garante ma anche alle associazioni consumatori, eventuali violazioni dei propri diritti online (ed off-line) in tema di identità personale. 

Continua a leggere su Fidelity News