Come settare la privacy in Google con il nuovo servizio About Me

Mountain View fa chiarezza sulle tante informazioni personali gestite nei suoi innumerevoli servizi web ed accentra tutto ciò che ci riguarda nella pagina "About Me" che permette un rapido ed ottimale settaggio delle maggiori impostazioni della nostra privacy

Come settare la privacy in Google con il nuovo servizio About Me

Quando ci iscriviamo a Google per sfruttare qualcuno dei suoi utilissimi servizi finiamo per sparpagliare, ovunque, informazioni personali. Su Google Maps, ora diponibile anche off-line,  ad esempio, inseriamo il nostro indirizzo e quello dei luoghi ove siamo stati, su Street View le recensioni dei locali dove ci siamo recati a pranzo, su YouTube le nostre hit preferite. Vogliamo, poi, parlare delle nostre missive depositate in Gmail, delle foto caricate su Picasa e dei dati anagrafici visibili su Google Plus? 

Recentemente, peraltro, un tribunale russo ha decretato un risarcimento di 50 mila dollari a favore di un utente al quale Google aveva letto le mail.

Google, quindi, sa molto di noi e, pur tuttavia, noi non sappiamo quantificare questo “molto”, onde potervi porre dei confini, delle limitazioni, o se del caso, delle integrazioni. Per fare un po’ di ordine in materia di informazioni personali gestite, a tutto beneficio della sua utenza, Mountain View ha lanciato proprio un’utile pagina ad hoc.

About Me” (https://aboutme.google.com/) è una home di tipo riassuntivo che mostra quali informazioni Google possieda sul nostro conto, ad esempio il nome, il nickname, la foto, il sesso, data e luogo di nascita, l’indirizzo, la professione ed i luoghi lavorativi. Per ognuna di queste informazioni è possibile stabilire il livello di visibilità: privato, pubblico, pubblico ma solo a determinate cerchie/liste di utenti, pubblico a specifici utenti. Come accennato, in questa pagina particolare, possiamo anche decidere di aggiungere altre informazioni personali, oltre a quelle già presenti (e non).

Sempre nella pagina “About Me” è possibile attuare un “controllo privacy“. Di cosa si tratta? Di scegliere le impostazioni di privacy più appropriate in base ai nostri gusti o esigenze. Possiamo stabilire, in accordo con Google Plus, quali sezioni far comparire nel nostro profilo Google (foto, like, recensioni o commenti), se utilizzare le nostre recensioni in calce ai suoi annunci pubblicitari, e come comportarci in merito ad alcuni suoi servizi

Ad esempio, in merito a YouTube possiamo stabilire di rendere private le nostre playlist o le nostre espressioni di gradimento verso quella o questa canzone mentre, in tema di esperienza Google, possiamo scegliere di sospendere la raccolta delle cronologie in merito a navigazione, streaming di video, ricerche geografiche e percorsi eseguiti.

Non meno importante, infine, è la possibilità – sempre in “About Me” – di poter disattivare la personalizzazione degli annunci sulla base dei nostri interessi. Per alcuni gli annunci personalizzati possono essere utili, per trovare subito ciò di cui si necessita, mentre – per altri – sono solo un sistema di tracciamento della propria identità personale. In questo caso, come negli altri sin qui visti, la scelta di cosa (e perché) condividere e cosa no…è una questione assolutamente personale. 

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