E’ decisamente tempo di novità per Facebook. Dopo aver annunciato l’introduzione di Instant Articles, per consentirci la lettura di articoli informativi di grande qualità sul suo social, e di Signal, per permetterci poi di trovare quello che, informativamente, ci interessava davvero o era semplicemente trendy, la società con base a Menlo Park introduce una nuova feature nella sua piattaforma relazionale.
Parliamo delle note. Sì, vero: le note esistono già e servono, da sempre, ad aggiungere alla nostra timeline qualcosa che vada oltre alla stringatezza di un aggiornamento di status.
Il fatto è che la feature in questione non era mai stata innovata sul serio sin dalla sua introduzione e aveva bisogno di un ripensamento strutturale perché fosse all’altezza del suo scopo. Le nuove note, d’ora innanzi, permetteranno di creare dei veri e propri post, come se ci trovassimo all’interno di un blog personale: sarà possibile scegliere la copertina della nota, introdurre un lungo testo e formattarlo (variazione delle dimensioni del testo, inserimento dei link, inserimento degli elenchi e delle citazioni di terzi), e fornire il corredo grafico del tutto tramite l’inclusione di un’immagine.
Altra interessante feature che avvicina le note alla dimensione di post per blog è il modo in cui verranno gestite: a livello di pubblico potremo scegliere se renderle note solo a noi, solo ai nostri amici o a tutto il nostro pubblico e, in più, verrà implementato un sistema di conservazione delle note globalmente scritte in versione definitiva ed in modalità bozza.
In quest’ultima modalità, le note potranno essere riaperte e modificate, sia nel contenuto (per aggiornarle a sopraggiunte novità), sia nella forma (cambiando l’immagine di corredo, la formattazione, o semplicemente la copertina della nota in questione). Al momento il nuovo sistema di note è accessibile all’apposita pagina del nostro profilo (https://on.fb.me/1NXf1f6) ed è, appunto, limitato ai Profili mentre, invece, non è stato ancora esteso alle nostre Pagine: un limite, quest’ultimo, da superare in fretta, specie a favore di chi usa le pagine per operazioni di auto-branding.