Ecco le iniziative di Facebook e Instagram contro le fake news sul Coronavirus

Un comunicato urgente diffuso dal quartier generale di Facebook ha reso noti i provvedimento che Facebook prenderà su tutti i suoi servizi, per frenare le fake news sul Coronavirus, e per diffondere - invece - una corretta informazione in merito.

Ecco le iniziative di Facebook e Instagram contro le fake news sul Coronavirus

Il nuovo morbo in arrivo dalla Cina, meglio noto come Coronavirus, ha destato un’ondata di panico che, come conseguenza, ha portato alla diffusione, sui social, di svariate bufale, fake news, notizie parziali, e inesatte. Facebook, avvedutasi della situazione, considerati i circa 2.5 miliardi di utenti che quotidianamente utilizza i suoi servizi, ha appena diramato i provvedimenti che, ad hoc, intende prendere da qui in avanti.

Nello specifico, fanno sapere i vertici di Menlo Park, i consulenti di terze parti, adibiti alla verifica dei contenuti pubblicati sui servizi della piattaforma, intensificheranno i ritmi focalizzandosi su ciò che riguarda la nuova emergenza sanitaria internazionale, comprese le notizie sulla diffusione del coronavirus. L’obiettivo è scremare le informazioni, di modo da poter etichettare quelle palesemente false, o anche quelle parziali, incomplete, o esposte in modo superficiale.

Ultimato questo step, tanto su Instagram quanto su Facebook, si procederà a contingentare la diffusione di questi contenuti e, nel contempo, verrà ridotto l’uso degli alcuni specifici hashtag (anche in virtù del fatto che, nelle scorse ore, quello sul coronavirus è già finito nei trend del photo-sharing): nell’eventualità che si stia per condividere una notizia segnalata, o che lo si sia già fatto, si riceverà una notifica che renderà l’utente edotto della circostanza.

La fase di contenimento della disinformazione, però, fa sapere Facebook Inc, sarà affiancata da una inerente alle corrette informazione sul tema, sostanziata nella propagazione concomitante di notizie verificate, curate o dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, o dalle località autorità sanitarie: tali informazioni appariranno – in qualità di approfondimenti correlati – quando un utente eseguirà specifiche ricerche nel social o su Instagram, ma anche come messaggi o articoli aggiornati nel NewsFeed personale. 

In più, infine, Menlo Park ha messo a disposizione pacchetti di dati, aggregati ma anonimizzati, in modo che i ricercatori delle scuole di salute pubblica dell’università taiwanese National Tsing Hua e dell’università americana di Harward possano elaborare più precisi modelli per la previsione della propagazione del coronavirus. 

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