Come mai seguite Donald Trump e JD Vance su Instagram e Facebook: la spiegazione dietro il mistero

Alcuni utenti di Instagram e Facebook si sono trovati senza volerlo tra i follower di Donald Trump e JD Vance a causa di un processo di transizione degli account presidenziali che Meta adotta ogni volta che un nuovo presidente prende possesso della carica.

Come mai seguite Donald Trump e JD Vance su Instagram e Facebook: la spiegazione dietro il mistero

Nelle ultime ore, alcuni utenti dei social network Instagram e Facebook hanno espresso preoccupazione per essersi ritrovati a seguire senza volerlo i profili di Donald Trump e JD Vance, i quali, rispettivamente, si sono insediati come presidente e vicepresidente degli Stati Uniti lo scorso lunedì. Questi utenti hanno sollevato sospetti, insinuando che Meta, la società madre di entrambi i social network, stia utilizzando metodi poco ortodossi per aumentare la visibilità di questi nuovi leader, anche a costo di manipolare la loro base di follower.

Mentre queste speculazioni si sono diffuse rapidamente, è importante chiarire che non esiste alcun complotto in corso. La causa di questa situazione è, in realtà, un malinteso legato a una prassi consolidata che Meta applica in occasione del passaggio di potere tra amministrazioni presidenziali. In sostanza, quando un nuovo presidente assume l’incarico, gli account social ufficiali dell’amministrazione uscente, inclusi quelli del presidente e del vicepresidente, vengono archiviati, mentre i follower di quei profili vengono trasferiti sui nuovi account della nuova amministrazione.

Così, Trump e Vance, che hanno assunto i rispettivi ruoli, hanno ereditato i follower degli account istituzionali di Joe Biden e Kamala Harris. Andy Stone, direttore delle comunicazioni di Meta, ha confermato che questa procedura è stata seguita senza eccezioni ogni volta che un nuovo presidente ha preso possesso della carica, da Barack Obama a Trump e, più recentemente, da Biden a Trump.

Questo processo automatizzato di transizione dei follower spiega l’immediato incremento dei seguaci sui nuovi profili, con numeri simili a quelli degli account appena archiviati. Ad esempio, il profilo di Trump su Instagram conta attualmente circa 18,8 milioni di follower, un numero molto simile a quello che aveva l’account di Biden prima del suo archiviazione. Anche su Facebook i numeri sono comparabili, con entrambi i profili che vantano circa 11 milioni di follower.

Katie Harbath, ex dipendente di Facebook, ha anche confermato che questo processo è stato adottato anche durante la transizione da Obama a Trump nel 2016, e successivamente nel 2020 quando Biden ha preso il suo posto. Non si tratta quindi di un’eccezione recente, ma di una prassi consolidata per facilitare la continuità delle comunicazioni ufficiali attraverso i social media. Le accuse nei confronti di Meta, che si sono intensificate negli ultimi giorni, sono state probabilmente alimentate da alcuni dei recenti cambiamenti annunciati dall’azienda in vista dell’insediamento di Trump.

Ad esempio, l’abolizione del programma di fact-checking, la sospensione di alcune iniziative di diversità, equità e inclusione e la ristrutturazione del consiglio di amministrazione sono state interpretate da alcuni come segnali di un avvicinamento alla nuova amministrazione, generando una certa diffidenza tra gli utenti. Tuttavia, è importante ricordare che questi cambiamenti non sono direttamente legati alla transizione dei follower sui social media, ma riflettono piuttosto le strategie interne di Meta, che sta cercando di adattarsi a nuove circostanze politiche e sociali.

Continua a leggere su Fidelity News