Nel 2025, Meta, la holding che gestisce Facebook, Instagram e WhatsApp, ha annunciato una serie di novità significative che vanno a influenzare sia la gestione dei contenuti sulle sue piattaforme che la sua direzione strategica futura.
Modifiche nella moderazione dei contenuti: meno controllo, più libertà di espressione
Meta ha deciso di allentare i suoi controlli sulla moderazione dei contenuti, un cambiamento che arriva dopo anni di critiche per la diffusione di disinformazione politica e sanitaria. In un post firmato dal nuovo Chief Global Affairs Officer, Joel Kaplan, l’azienda ha annunciato la fine del programma di fact-checking di terze parti, che verrà sostituito da un sistema simile a quello utilizzato da X.com (precedentemente Twitter), chiamato Community Notes. Questo nuovo approccio permetterà agli utenti di contribuire alla correzione delle informazioni errate, ma senza l’intervento diretto di organizzazioni esterne.
Inoltre, Meta rimuoverà le restrizioni sui “temi di discorso mainstream“, concentrandosi solo su violazioni illegali o di alta gravità. L’azienda promuoverà anche un approccio “personalizzato” ai contenuti politici, incoraggiando gli utenti a vedere più opinioni e inclinazioni nei loro feed, favorendo una maggiore libertà di espressione. Queste modifiche segnano una svolta rispetto agli anni passati, quando Meta aveva introdotto rigidi meccanismi di controllo per contrastare la disinformazione, soprattutto in relazione alle elezioni politiche e alla pandemia di COVID-19. Le nuove politiche arrivano in un momento di trasformazione interna per Meta, con un focus crescente sulla libertà di espressione in un periodo di cambiamenti politici negli Stati Uniti.
Meta dice addio al Quest Pro: focus su Quest 3
Meta ha deciso di fermare definitivamente la produzione e la vendita del suo visore di realtà virtuale di alta gamma, Quest Pro, che non sarà più disponibile dopo la fine del 2024. Lanciato inizialmente a 1.799€, il Quest Pro non ha ricevuto il riscontro sperato, nonostante fosse dotato di tecnologie avanzate rispetto al Quest 2, come un design più elegante e una qualità visiva migliorata. Tuttavia, il suo costo elevato, il peso e la mancanza di un progresso significativo nelle prestazioni hanno sollevato numerose critiche.
Di conseguenza, Meta ha scelto di puntare sul Quest 3, che ha ottenuto recensioni più favorevoli, offrendo un prezzo più contenuto e funzionalità più adatte alle esigenze degli utenti. Questa decisione rispecchia una tendenza più ampia nel mercato dei visori VR di fascia alta, che stenta a imporsi, come dimostrato anche dalla riduzione della produzione del Vision Pro da parte di Apple. Meta, però, sembra voler concentrarsi su dispositivi come il Quest 3, che rimane la scelta ideale per chi desidera avvicinarsi alla realtà virtuale senza affrontare un investimento troppo elevato.4o mini
John Elkann entra nel Cda di Meta: una prospettiva internazionale
Un’altra novità importante riguarda il Consiglio di Amministrazione di Meta, che si arricchisce di nuove figure di spicco. Il presidente di Stellantis, John Elkann, è stato recentemente nominato membro del Cda, portando con sé una vasta esperienza nella gestione di grandi aziende globali. Mark Zuckerberg ha sottolineato che l’ingresso di Elkann offrirà una prospettiva internazionale fondamentale per l’azienda, mentre Meta si prepara ad affrontare nuove sfide legate all’intelligenza artificiale, ai dispositivi indossabili e alle nuove modalità di connessione. Insieme a Elkann, sono stati nominati anche Dana White, presidente della UFC, e Charlie Songhurst, investitore nel settore delle startup. Questi nuovi membri aggiungeranno competenze strategiche in settori chiave come sport, tecnologia e investimenti, contribuendo a plasmare il futuro di Meta.