Charlie Challenge: il nuovo gioco psicotico del web

E' arrivata la nuova moda in materia di giochi da Creepypasta: si chiama Charlie Challenge, ed è davvero pericolosa per gli adolescenti. Gli esperti hanno infatti riferito di diversi casi di psicosi delirante tra i partecipanti: "I ragazzi sentono le voci, sono sotto shock"

Charlie Challenge: il nuovo gioco psicotico del web

Chi conosce l’universo dei Creepypasta, sa benissimo che internet può essere un veicolo formidabile per la proliferazione di una miriade di leggende metropolitane, le quali spesso e volentieri vengono prese persino sul serio dagli utenti più ingenui, almeno fino a quando non viene rivelato a caratteri cubitali che la storia in essere era semplicemente un cosiddetto fake.

Esistono tuttavia casi particolari, nei quali un gioco nato sul web o una leggenda metropolitana finiscono per trascendere sé stessi, abbandonando le vesti di “passatempo scherzoso” per diventare una solida realtà, quantomeno nelle menti di coloro che si sono convinti della loro veridicità. Uno dei casi più clamorosi è senz’altro il Necronomicon di Lovecraft, nato come espediente narrativo, ma che a partire dagli anni ’40 venne proposto dalle stesse librerie all’interno dei propri cataloghi.

Ancora oggi, nel mondo, esistono persone convinte che il cosiddetto “Libro dei Morti” sia reale, e che il celeberrimo scrittore di Providence abbia tentato di negarne l’esistenza solo per coprire l’esistenza della fantomatica “massoneria egiziana“. Se il gioco del Necronomicon ha insomma coinvolto molti illustri esponenti dell’ambito accademico, non c’è da stupirsi quando un Creepypasta-ovverosia un racconto o un gioco nato sul web per terrorizzare o inquietare il lettore-finisce per essere percepito come reale da molti adolescenti.

E’ questo il caso della Charlie Challenge, l’ultima moda in materia di giochi virali sul web. Rigorosamente di carattere esoterico, la Charlie Challenge consiste nell’invocazione di uno spirito mediante un’apposita seduta. In questo caso però, anziché la tradizionale tavola ouija, viene utilizzato un foglio con una croce, che va a comporre quattro riquadri. Su due di questi appare la parola “Sì”, sugli altri due il “No”.

Grazie a due matite messe in bilico l’una sull’altra sarebbe a questo punto possibile comunicare con Charlie, un ipotetico bambino morto a 10 anni-secondo la versione tradizionale del gioco-o altri spiriti: le versioni sono tantissime, come spesso accade in casi di questo genere. C’è chi parla di un demone messicano, chi di fantasmi non meglio specificati. Tutto però inizia con una precisa formula di rito: “Charlie, Charlie, sei tra noi?”.

Ed il gioco ha inizio.

Le due matite, per giocare, devono essere disposte a croce l’una sull’altra, e per questa ragione esse si muovono dando l’impressione che lo spirito sia effettivamente tra i partecipanti alla seduta. La chiave del mistero attorno al movimento delle matite è infatti la gravità: a seconda di come vengono posizionate, si muovono sul “Sì” o sul “No”; è sufficiente un movimento impercettibile, o anche un semplice sospiro per farle oscillare.

Fin qui non ci sarebbe nulla di anomalo rispetto a molti altri giochi virali nati sul web, se non fosse per il fatto che la Charlie Challenge è realmente pericolosa. Non tanto per una questione religiosa o metafisica, quanto per i disturbi psicologici che hanno evidenziato alcuni dei ragazzi coinvolti nel gioco. Molti medici hanno infatti avvisato riguardo al rischio di psicosi insito nella pratica della Charlie Challenge.

Vincenzo Tipo, responsabile del pronto soccorso dell’ospedale pediatrico napoletano, si è espresso così in merito alla questione: “Il fenomeno sta creando problemi ai ragazzi, i genitori devono controllare meglio i loro figli quando sono sul web”. Perché la Charlie Challenge può causare un disturbo noto come psicosi delirante. Alcuni ragazzini infatti, dopo aver giocato: “Dicono di sentire voci e presenze, sono sotto shock”.

Non si tratta tuttavia di un fenomeno nuovo: già lo scorso Febbraio una 13enne del Wisconsin aveva accoltellato un’amica, con la convinzione di dover compiacere il suo padrone Slender Man, altro famosissimo Creepypasta, sicuramente tra le leggende metropolitane più fortunate (in materia di diffusione virale s’intende) degli ultimi anni.

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