Attenti alla bufala dei portachiavi spia regalati nei parcheggi

Le bufale sono come i virus: attecchiscono in un canale e si diffondono ovunque. E' il caso di una vecchia bufala del 2012 tornata a circolare, in questi giorni, anche su Whatsapp: è il caso dei fantomatici portachiavi spia, regalati dai romeni nei parcheggi

Attenti alla bufala dei portachiavi spia regalati nei parcheggi

Le bufale, ovvero le notizie false ritenute vere, hanno una caratteristica particolare: la viralità che, con la diffusione dei messenger moderni, diventa “piramidale”. In sostanza, una bufala digitale può nascere nella mail e rimbalzare sui siti internet per, poi, finire direttamente nei più diffusi programmi di messaggistica (ancora una volta, quindi, su Whatsapp).

E’ più o meno il percorso sostenuto dall’ultima bufala allarmante in ordine di tempo, quella dei “portachiavi spia“. La bufala in questione, datata 2012, ha ripreso vigore grazie alla pubblicazione in alcuni siti web (es. iovivoaroma.it, Sicilian.it) e sui portali di alcuni noti quotidiani online (Eco di Bergamo).

Da allora, ovviamente, ha acquistato “credibilità” (se lo dice un quotidiano…) ed è finita per circolare anche sui social e, ovviamente, su Whatsapp. Di cosa tratta? E’ presto detto.

La bufala del portachiavi spia avviserebbe gli utenti del pericolo rappresentato da alcuni immigrati, romeni “secondo la Polizia”, i quali – in prossimità delle stazioni di rifornimento o dei parcheggi – tenderebbero a regalarci dei portachiavi per auto o moto.

All’interno dei suddetti portachiavi vi sarebbe un chip, un GPS presumiamo, in grado di monitorare i movimenti della persona. In questo modo, forse grazie anche alla presenza di un sensore di movimento, il portachiavi potrebbe rivelare quando non si è in casa e fornire tale utile indicazione alle bande di romeni che, in questo modo, potrebbero introdursi in casa a scopo di furto. La notizia, inoltre, proverrebbe “da fonte sicura”.

Ora, a parte l’assurdità che una notizia del genere può rappresentare, soffermiamoci ad analizzarne i dettagli. Fonte sicura? Di quale fonte sicura stiamo parlando? Non ne viene citata alcuna. Ultimamente un’impiegata della Polizia del Canton Ticino, secondo l’esperto “bufologo” Paolo Attivissimo, ha condiviso questa notizia, per inesperienza, utilizzando la sua mail di lavoro ma questo comportamento non può essere considerato una conferma ufficiale della notizia in sé.

Inoltre, parlando delle caratteristiche tecniche di tale portachiavi spia, dove sono queste ultime? Che raggio di copertura ha il portachiavi? Resiste alle interferenze domestiche? Soprattutto, come si alimenta?

E, inoltre, se davvero questo gadget avesse tali e tante pericolose ed ipertecnologiche funzioni, vi sembra che qualcuno ve lo darebbe gratis? Chi potrebbe avere una centrale di controllo così avanzata da osservare tutti i portachiavi distribuiti? Mica siamo in balia della Spectre!

Recentemente, purtroppo, le bufale non hanno risparmiato nemmeno i tragici attentati parigini: si è addirittura supposto che siano state utilizzate delle PS4 per organizzare gli attacchi.

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