Dopo aver annunciato a settembre l’intenzione di introdurre la pubblicità su Prime Video, Amazon ha finalmente reso ufficiale la data di lancio: a partire da lunedì 29 gennaio, gli abbonati del servizio di streaming negli Stati Uniti, Canada, Regno Unito e Germania vedranno comparire spot pubblicitari durante la visione di film e serie TV.
Per gli abbonati che non desiderano vedere pubblicità, Amazon ha previsto un’opzione a pagamento, che costerà tre dollari in più al mese (circa 2,70 euro) in aggiunta all’abbonamento Amazon Prime. I prezzi in euro saranno annunciati successivamente. Amazon non ha specificato la quantità di pubblicità che verrà trasmessa, ma ha affermato che sarà “significativamente inferiore” rispetto alla televisione tradizionale e anche rispetto ad altri servizi di streaming.
È ipotizzabile che la durata minima di annunci pubblicitari su Prime Video sarà, in ogni ora di riproduzione, di pressappoco quattro minuti. È importante notare che la pubblicità non sarà visualizzata durante la fruizione di contenuti noleggiati o acquistati. L’introduzione di annunci pubblicitari su Prime Video rappresenta una decisione significativa da parte di Amazon, che ha tradizionalmente adottato un modello di business basato sull’abbonamento senza interruzioni pubblicitarie. Tuttavia, la crescente competizione da parte di altri servizi di streaming come Netflix, Disney+ e HBO Max ha spinto Amazon a rivedere la propria strategia. Amazon ha motivato questa decisione sostenendo che consentirà loro di “continuare a investire in contenuti interessanti e aumentare tale investimento nel tempo“.
Oltre all’espansione del catalogo esistente con nuove produzioni originali per film e serie TV, è previsto che Amazon continuerà a investire anche in trasmissioni ed eventi sportivi in diretta. L’introduzione della pubblicità su Prime Video potrebbe comportare una serie di conseguenze sia per gli abbonati che per Amazon. Per gli abbonati, la presenza di annunci pubblicitari potrebbe risultare fastidiosa e potrebbe costituire un motivo per cancellare l’abbonamento. Tuttavia, Amazon potrebbe cercare di limitare la quantità di pubblicità e renderla meno invasiva al fine di evitare di infastidire gli abbonati.
Per Amazon, l’introduzione della pubblicità potrebbe rappresentare una fonte di entrate aggiuntiva, che potrebbe essere utilizzata per finanziare nuovi investimenti in contenuti e servizi. Tuttavia, Amazon dovrà fare attenzione a non esagerare con la pubblicità, per non infastidire gli abbonati e non rischiare di perdere quote di mercato.