Più o meno nelle stesse ora in cui si discuteva sul web dell’ultima vagonata di novità a suo carico, il social network di Meta, Facebook, ha tenuto – come da calendario programmato – l’annuale edizione del Communities Summit che, in edizione 2021, ha riservato anche “generose” concessioni alla monetizzazione dei gruppi.
Secondo quanto comunicato nell’edizione 2021 dell’evento che Facebook ha dedicato al mondo dei suoi gruppi, agli amministratori saranno messe a disposizione varie opzioni di personalizzazione, alcune delle quali permetteranno di variare financo lo stile del font o carattere impiegato nel gruppo di spettanza, il colore di sfondo dello stesso, e con quali emoji gli utenti potranno reagire ai contenuti. Nei gruppi, poi, arriva anche la nuova sezione, posta in cima, “in primo piano“, al cui interno si potranno pinnare (ed ordinare) contenuti multimediali, link, annunci e post ritenuti di rilievo, sì da metterli in risalto e non farli passare inosservati nel mare magnum della Timeline comune.
Gli utenti comuni, invece, non dovranno tornare al punto di partenza per postare qualcosa, dacché nella loro navigazione nel gruppo saranno accompagnati da un pulsante di pubblicazione al cui interno verranno suggeriti i “formati preferiti da utilizzare quando pubblicano nel loro gruppo”.
In favore anche della moderazione, invece, le cosiddette “chat della community” permetteranno facili conciliaboli tra admin e moderatori per concertare le loro decisioni in tempo reale: più sul piano delle implementazioni di sostanza, tra le novità annunciate al 2021 Communities Summit di Facebook come globali e in corso di rilascio graduale nei vari mercati, vanno annotate, aggiuntive rispetto ai Community Awards (premi di 50.000 dollari a 7 gestori per l’impegno profuso nella propria community con annesso supporto della piattaforma per agevolarne ulteriormente la crescita), le opportunità previste per consentire ai gestori di monetizzare il grande impegno che profondono nella tenuta di un dato gruppo, .
Nello specifico, quale estensione di funzioni già presenti sul social, arrivano i “Community Shops” che permettono ai gestori di vendere prodotti, servizi, e merchandising in tema con gli argomenti o la mission del gruppo: non meno interessanti sono le opportunità fornite dalle raccolte fondi comunitarie, con le quali, oltre a “compensare i costi di gestione del gruppo“, sarà possibile anche finanziare specifici progetti. Già da tempo è possibile creare nelle Communities dei sottogruppi gratuiti: ora, sarà possibile creare anche dei sottogruppi a pagamento a cui, all’insegna di una ventata premium ed esclusiva – gli utenti potranno iscriversi pagando una quota mensile che darà loro diritto ad accedere a contenuti esclusivi, come potrebbero essere magari le discussioni approfondite su specifici temi, o particolari sessioni di coaching.