Ormai il freddo è arrivato e gli impianti di riscaldamento iniziano ad accendersi: che siano termosifoni, camini o stufe a pellet si può risparmiare senza congelare. Ecco alcuni accorgimenti per stare al caldo ma senza vederci arrivare bollette salate.
Prima premura tra tutte, per evitare non solo multe salate ma soprattutto per motivi di sicurezza, è quella di fare una regolare manutenzione e pulizia dell’impianto di riscaldamento. Grazie a queste operazioni la caldaia funziona meglio, inquina di meno e, di conseguenza, fa risparmiare sulla bolletta.
Non tutti sanno che, secondo il DPR 74/2013, è prevista una multa da oltre 500 euro per chi non effettua la manutenzione degli impianti. Ma questa manutenzione con i tecnici del comune o ditte specializzate non è obbligatoria ogni anno, dipende dalla periodicità indicata sul manuale d’uso della caldaia a meno che non si hanno dubbi sul suo corretto funzionamento, in questo caso è meglio farla controllare, ed eventualmente riparare, subito.
La normativa vigente indica un comfort ambientale di 22°, ma la maggior parte delle persone sta bene già ad una temperatura di 19-20°. Quindi è bene non aumentare troppo la temperatura degli ambienti anche perché, camere troppo calde e secche, possono portare a mal di testa cronici e sbalzi di temperatura quando si và all’aperto, con conseguenti tosse, raffreddore, mal di gola e influenza.
Evitare le dispersioni di calore
E’ inutile tenere aperte le valvole dei termosifoni nelle camere in cui non stiamo la maggior parte del tempo. Ad esempio, di notte è inutile riscaldare la cucina ma solo le camere da letto.
Impostare dei timer, inoltre, consente di accendere il riscaldamento anche quando siamo fuori casa per trovare la casa calda al ritorno, stesso discorso vale per i vari dispositivi moderni che, con l’uso della relativa applicazione per smarthphone, permettono di accendere o spegnere il riscaldamento a distanza.
Ci sono, inoltre, dei piccoli trucchi da seguire per aumentare il rendimento del riscaldamento come installare tende pesanti che schermano le finestre e impediscono che il freddo entri nella stanza, per questo stesso motivo è sempre bene abbassare le tapparelle appena tramonta il sole.
Nel caso dei termosifoni, la parete retrostante assorbe calore senza rilasciarne, per ovviare a questa dispersione esistono dei pannelli appositi, riflettenti ed isolanti, da installare proprio dietro il termosifone. La spesa iniziale è consistente ma verrà ripagata con il risparmio in bolletta.
Mai coprire le fonti di calore con arredi e tende: è vero che alcuni caloriferi, stufe e termosifoni non sono belli esteticamente, ma gli ostacoli davanti sono fonte di dispersione di calore oltre a creare possibili pericoli per la sicurezza. Anche la biancheria e gli abiti messi ad asciugare sui caloriferi è di ostacolo al riscaldamento della camera.
Prevedere interventi di migliorie
Bisogna anche prendere in considerazione l’idea di far valutare da un tecnico specializzato le dispersioni termiche della propria abitazione: pareti non isolate possono creare problemi di dispersione termica, muffa, ristagni d’acqua ed eccessiva calura estiva.
Fare interventi adeguati per migliorare la situazione isolante delle pareti è un investimento che può godere delle detrazioni fiscali (ecobonus) dal 50 all’85% della spesa effettuata. Inoltre, ogni anno si può risparmiare fino al 40% in bolletta.
Anche infissi non isolati, con vetri singoli e spifferi, tapparelle e oscuranti vecchi disperdono il calore degli ambienti e permettono all’aria fredda di entrare. Anche per la loro sostituzione ci sono soluzioni altamente tecnologiche e si può usufruire delle detrazioni fiscali.
Stesso discorso vale per l’installazione di impianti di riscaldamento innovativi. Dal 2015, è vietato installare caldaie che non siano a condensazione ed è obbligatorio sostituirle se non lo sono. E’ bene, quindi, anche valutare l’acquisto di una caldaia dotata delle più moderne tecnologie, si può scegliere non solo tra caldaie a condenzazione ma anche pompe di calore, sistemi ibridi, a biomassa e altre alternative. Sono tutti impianti che consumano meno energia rispetto ai vecchi sistemi di riscaldamento e, anche in questo caso, è possibile usufruire degli ecobonus.
Infine, le valvole termostatiche, se installate, permettono di mantenere costante la temperatura dell’acqua nei termosifoni, evitando dispersioni terminche e permettendo un risparmio anche del 20% in bolletta.