Anche i cibi consumano acqua. In un pianeta sempre meno ricco di risorse fondamentali è importante avere consapevolezza di quanto costa, in termini di materie prime, ogni singolo prodotto che consumiamo.
Il report della Water Footprint Network, pubblicato in questi giorni, rivela quanto anche una mela, una birra o della carne costino al pianeta in termini di consumo di acqua. In risposta a questi dati, l’associazione per la tutela dell’acqua ha realizzato una guida per sensibilizzare il mondo intero circa il consumo di acqua, per evitarne al massimo gli sprechi.
Secondo questa ricerca, per produrre un chilo di orzo per la birra vengono utilizzati 1.420 litri di acqua mentre per ogni litro di malto ben 298. Sulla base di questi dati, quindi, un semplice bicchiere di birra da 250 ml costa al pianeta per 74 litri di acqua. Anche i prodotti più inaspettati nascondono un uso massiccio di acqua, come ad esempio una mela da 150 g circa che necessita di 125 litri di acqua per essere prodotto. In succo, invece, ne richiede 1.140 litri per ogni litro di prodotto.
Decisamente superiori i numeri se si parla di carne. La carne di maiale, ad esempio, ha uno spreco, la cosiddetto “impronta idrica”, di quasi 6 mila litri per chilo, una quantità quindi “cinque volte più grande di quello per i cereali e gli amidacei”. A consumare più acqua in assoluto il tè, che richiede 8.860 litri di acqua per la produzione di un chilo. Per ogni bustina, quindi, di 3 grammi di foglie di tè si consumano 30 litri di acqua.
Anche il vino richiede una discreta quantità d’acqua con i suoi 610 litri per chilo, per cui un bicchiere costa 110 litri di acqua al pianeta. Per il riso necessitano 1.670 litri per un chilo di raccolta, mentre dopo la lavorazione il consumo sale a quota 2.500 litri per chilo.
Sono numeri decisamente importanti e che lasciano senza parole. Anche il prodotto più piccolo ed innocuo, quindi, comporta al nostro paese un consumo incredibile di acqua.