Secondo i dati Istat, in Italia, dal 2007, i poveri sono quasi raddoppiati. Una delle conseguenze è la sempre più diffusa “spesa low cost” da parte delle famiglie, che vanno alla ricerca di offerte e promozioni, spesso sfogliando e comparando diversi volantini. A causa della crisi il trend che si è manifestato (non solo in Italia) è questo: sono aumentate le vendite dei discount, dove di norma i prezzi sono più bassi o comunque più accessibili, mentre invece sono calate le vendite dei piccoli negozi (-3,2%), molti dei quali sono stati costretti a chiudere; sono anche calate le vendite dei supermercati (-1,6%).
Tre famiglie italiane su cinque hanno dichiarato di aver scelto, nell’anno appena passato, il discount con l’obiettivo di risparmiare non soltanto sui prodotti alimentari ma anche sui prodotti per la casa. Questo testimonia che le famiglie italiane hanno diminuito la qualità e la quantità dei prodotti da loro acquistati.
I discount sono stati particolarmente apprezzati e affollati soprattutto durante le ultime festività, dove in molti casi si sono viste lunghe file alle casse: molti si sono recati per comprare quanto occorreva per la preparazione dei loro pranzi di Natale e dei loro cenoni/veglioni; tra i cibi più gettonati, come è ovvio che sia, zamponi, cotechini, lenticchie, tortellini, spumanti, panettoni, pandori. Questo perchè in queste occasioni in tavola si è sempre in molti e risparmiare quindi non fa male. Poco utile il tentativo di alcuni commercianti di abbassare i prezzi. Il risparmio in questi casi è stato quasi pari al 50%.
A favore dei discount c’è da dire però che questi ultimamente stanno investendo sempre più su qualità e servizio: sono aumentati infatti sugli scaffali dei discount i prodotti di marca, i prodotti biologici e le specialità regionali. L’obiettivo è quello di venire incontro a tutti i gusti e le esigenze dei consumatori e di conquistare coloro che sono ancora diffidenti nei confronti dei discount.
Ovviamente, questo cambiamento di rotta dei discount ha avuto come effetto un leggero aumento dei prezzi applicati da questi sui prodotti in vendita; questa “discount mania” è destinata ad affermarsi ancora di più se non ci saranno miglioramenti positivi nelle tasche degli italiani.