Antitrust multa Wizz Air e Ryanair per il caso del bagaglio a mano a pagamento

Secondo lʼautorità per la concorrenza il bagaglio a mano è un elemento necessario. Entro 60 giorni le due compagnie low cost dovranno adeguarsi alla direttiva imposta dall'autority. Nel frattempo sono state comminate multe elevatissime ad entrambe le compagnie aeree.

Antitrust multa Wizz Air e Ryanair per il caso del bagaglio a mano a pagamento

L’Antitrust ha multato pesantemente Wizz Air e Ryanair, rispettivamente per uno e tre milioni di euro, per aver messo in atto “una pratica commerciale scorretta”. Il riferimento è alle modifiche apportate alle regole di trasporto del bagaglio a mano. Le due compagnie hanno infatti ingannato i consumatori sull’effettivo prezzo del biglietto, non includendo più nella tariffa base un elemento essenziale del contratto di trasporto aereo che è appunto il bagaglio a mano grande.

Le due compagnie low cost consentono al passeggero di trasportare a bordo solo una piccola borsa da riporre sotto il sedile, con una significativa riduzione dello spazio a disposizione e fanno pagare il servizio per lo spazio dedicato negli aeromobili al trasporto del bagaglio a mano grande, le cappelliere.

L’Antitrust infatti ha affermato che “il bagaglio a mano costituisce un elemento essenziale del servizio di trasporto aereo e il suo trasporto deve essere permesso senza sostenere alcun costo aggiuntivo. La normativa europea è molto chiara in materia di trasporto aereo. Infatti, i supplementi prevedibili ed inevitabili devono essere ricompresi nel prezzo del servizio base e non si possono richiedere maggiorazioni di prezzo.

Stabilire un prezzo iniziale del biglietto più basso è quindi solo un modo per agganciare il cliente. Dunque, con la richiesta di un supplemento variabile tra i 5 ed i 25 euro per il bagaglio a mano grande, a seconda delle diverse modalità di acquisto in fase di prenotazione, al check in o al gate, le due compagnie hanno proceduto ad un aumento del prezzo del biglietto in modo non trasparente.

L’Antitrust afferma dunque che le due compagnie low cost hanno ingannato i consumatori in quanto, una volta completato il processo di prenotazione, il prezzo complessivo da pagare è “quasi sempre superiore alla tariffa presentata all’inizio del processo d’acquisto del biglietto“. Le compagnie dovranno attennersi entro 60 giorni alle misure adottate in ottemperanza a quanto deciso dall’Antitrust.

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