The man in the high castle: arriva la serie tv targata Amazon Studios

The Man in the High Castle, la serie televisiva statunitense prodotta da Amazon Studios, è stata distribuita negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Germania, su Amazon Instant Video, lo scorso 20 novembre

The man in the high castle: arriva la serie tv targata Amazon Studios

The Man in the High Castle, la serie televisiva statunitense prodotta da Amazon Studios, basata sull’omonimo romanzo di Philip K. Dick, pubblicato nel nostro paese con il titolo La Svastica sul Sole, è stata distribuita negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Germania, su Amazon Instant Video, lo scorso 20 novembre, dopo che l’episodio pilota era già stato pubblicato lo scorso 15 gennaio, guadagnandosi il titolo di episodio pilota più visto di sempre per una serie Amazon.

Chi ha letto il libro saprà benissimo che le vicende raccontate in The Man in the High Castle si basano su una ucronia, termine che in narrativa si usa per definire una storia che racconti una storia alternativa, della serie, cosa sarebbe accaduto se le cose fossero andate in un modo completamente differente?

E, in questo specifico caso, cosa sarebbe successo se la Germania nazista e il Giappone, suo alleato, avessero vinto la Seconda Guerra Mondiale?

Frank Spotniz, intervistato da movieplayer.it in merito a cosa l’avesse affascinato della storia raccontata nel libro, tanto da decidere di farne una serie, ha dichiarato: “Ho letto il libro quando ero al college ed ha fatto lasciato un segno dentro di me. Per tanti anni avevamo visto serie TV in cui i buoni vincevano, qui invece i buoni perdono, anzi hanno perso molti anni prima dell’inizio della storia che vive nella sconfitta. Questo mi ha emozionato e turbato allo stesso tempo e il libro è rimasto dentro di me a lungo”.

La serie, prodotta anche da Ridley Scott, e che, tra l’altro, ha anche trionfato al RomaFictionFest, lo scorso 15 novembre, portandosi a casa il premio come miglior nuova TV Series, ha avuto una campagna promozionale davvero audace e ad effetto, dato che la metropolitana di New York è stata letteralmente invasa da bandiere a stelle e strisce recanti l’aquila, simbolo del nazismo, e da bandiere giapponesi con i tipici colori statunitensi.

La campagna pubblicitaria ha davvero sollevato un vespaio di polemiche, e molti pendolari l’hanno definita di cattivo gusto e al limite della legalità.

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