Striscia la Notizia, Valerio Staffelli vince causa contro Del Noce

Si è conclusa in favore di Valerio Staffelli, grazie ad una sentenza della Corte d'Appello di Roma, la querelle con Fabrizio Del Noce, ex direttore di Rai 1, che nel 2003 lo aveva colpito a colpi di microfono.

Striscia la Notizia, Valerio Staffelli vince causa contro Del Noce

Era il 2003 quando il giovane inviato di Striscia la Notizia, Valerio Staffelli, tentava di dare un tapiro d’oro all’allora direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce che, con tutta evidenza, infastidito dalle accuse rivolte e dall’insistenza dell’inviato, reagì strappandogli il microfono, per poi darglielo sul naso.

Per tutto questo Fabrizio Del Noce, dopo essere stato ritenuto colpevole al secondo grado di giudizio, dovrà risarcire i danni a Valerio Staffelli con una cifra superiore agli ottantamila euro. Ci sono voluti dunque “appena” quattordici anni affinché i giudici della Corte d’Appello di Roma mettessero un punto sulla querelle tra Del Noce e Staffelli, riconoscendo a quest’ultimo di aver subito un danno ingiusto, a causa della reazione aggressiva e spropositata del famoso giornalista Rai.

In quel periodo Striscia la Notizia aveva avanzato dei dubbi sulla trasparenza del programma “Affari tuoi” – allora condotto da Paolo Bonolis – ed è proprio sul clima in cui si lavorava in Rai – che lo stesso Bonolis in una sua intervista definì “un regime”- ad armare Staffelli di tapiro d’oro e microfono, e chiedere un chiarimento all’allora direttore di Raiuno.

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La tensione che c’era in quel momento tra “Striscia la Notizia” e “Affari Tuoi” sembrerebbe molto simile a quella che stiamo vivendo in questi giorni, causata dalla trasmissione dei fuorionda offensivi di Flavio Insinna ai danni di una giovane partecipante, Rosy Seragusa, che è stata apostrofata con l’epiteto nana di m****.

Nonostante le immagini dell’aggressione a Staffelli fossero chiare ed inequivocabili, Del Noce non ha voluto ammettere di aver sbagliato, cercando nella sua difesa di stravolgere perfino la realtà. Un modus operandi che, alla luce del caso Insinna quattordici anni dopo, sembra essere ancora presente nella rete ammiraglia Rai.

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