Rita Dalla Chiesa è da sempre una convinta animalista. Ama molto i cani e sui suoi profili social non perde occasione per chiedere un aiuto concreto per i tanti amici a quattro zampe disseminati in tutta Italia. Questa volta però è andata oltre e ha espresso un’osservazione pesante contro i cinesi, che da sempre mangiano carne di cane: “È peccato mortale volere l’estinzione del popolo cinese?”, esclama senza controllo Dalla Chiesa, che con tantissimi punti interrogativi rafforza il suo pensiero.
La giornalista si riferisce in particolare al Festival della carne di cane di Yulin. Questa è una delle manifestazioni cinesi che tante polemiche solleva nel mondo occidentale, che chiede l’abolizione di questa pratica ritenuta barbarica. Ricordiamo che secondo alcuni esperti il Coronavirus potrebbe addirittura esseri trasmesso dai pipistrelli ai cani che i cinesi mangiano.
Ma, a parte questo, sull’ex figlia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa sono piovute numerose critiche da parte degli utenti. Uno di questi, in particolare, fa notare che se lei vuole la morte dei cinesi perché mangiano cani, allora gli altri – come gli indiani o gli arabi – dovrebbero volere la stessa sorte per noi occidentali, che mangiamo mucche e maiali.
E risaputo infatti che il menù occidentale a base di salsicce, polpette, bistecche di vaccino e carne di agnello è mal visto da certe popolazioni americane e mediorientali. Gli ebrei definivano addirittura il maiale un cibo impuro che bisognava evitare. Ma questo non ci impedisce di macellarli al mattatoio.
Per gli utenti, quindi, le parole di Dalla Chiesa sono fuori luogo perché, se i cinesi sono assassini di animali, allora lo siamo anche noi. Un utente osserva: “La carne la mangiamo anche noi. E gli animali che mangiamo noi non vengono trattati con i guanti. Dunque dobbiamo solo stare zitti”. Un altro gli fa eco: “Augurare l’estinzione di un miliardo e mezzo di persone (incluse donne e bambini) le sembra meno crudele di organizzare il festival della carne?”. A Dalla Chiesa adesso la risposta.