Costantino Della Gherardesca, reduce dal successo di Pechino Express, giunto ormai all’ottava edizione, si confessa in una intervista in cui ha modo di togliersi anche qualche sassolino dalla scarpa e parlare di vari progetti che lo riguardano. L’ignoto, l’imprevisto, l’ospitalità, lingue sconosciute, ma anche prove difficili da superare sono alla base di questo game che attira sempre più spettatori e che continua a crescere, ogni volta, in termini di ascolti.
Oltre al game e alle prove, parte del successo del programma dipende anche dal suo conduttore, schietto, tagliente e con la giusta dose d’ironia. un conduttore che ha alle spalle una lunga gavetta cominciata con “Chiambretti c’è” nel lontano 2001 per poi proseguire fino a oggi. Inoltre, non si adagia sugli allori in quanto ha anche scritto un libro dal titolo “La religione è un lusso” ed è uno dei protagonisti di Celebrity Hunted, un game che sarà fruibile su Amazon a partire dal 13 marzo.
A Fanpage.it, Della Gherardesca parla di tantissimi argomenti: dalla sua carriera ed esordi sino al body shaming a molto altro. Il segreto del successo di Pechino non conosce confini e sono in tantissimi ad aspettarlo ogni martedì sera su Rai 2. Un game che piace e la Cina presente come tappa nelle prossime puntate farà scoprire ancora di più questo straordinario paese.
Prima di essere conduttore del game, Costantino Della Gherardesca è stato concorrente nell’edizione 2012 con la conduzione di Emanuele Filiberto. Una esperienza che l’ha fortificato permettendogli di essere maggiormente flessibile e accomodante. Inoltre, afferma che il pubblico non va mai sottovalutato e che bisogna dar loro qualità.
Secondo il conduttore, questo game si differenzia da altri reality in quanto punta su stimoli culturali, esperienze e permette di conoscere altri popoli imparando anche a rispettare il proprio. Dà quello stimolo necessario alla vita di tutti i giorni. Inoltre, afferma che secondo lui, la televisione si basa maggiormente sul gossip e meno sull’informazione di cui gli italiani hanno bisogno.
Si ricorda che le prossime tappe in Cina sono state girate prima del Coronavirus, quindi non c’è stato pericolo per i concorrenti in gara. Ammette che gli piacerebbe realizzare le prossime tappe di Pechino Express in Iran o India, paesi affascinanti culturalmente. Infine, non si scompone riguardo il fatto che Freccero, direttore di rete, avrebbe pensato anche a Simona Ventura per la conduzione in quanto ammette che deve dimostrare ogni giorno di valere e finora c’è riuscito. I dati di Pechino lo confermano.