Mara Povoleri, conosciuta con lo pseudonimo di Mara Venier, è una conduttrice televiva, attrice ed opinionista italiana. La donna è entrata nei cuori di molti spettatori grazie al suo carattere molto estroverso e alle sue gaffe divertenti. Molti comici hanno anche ironizzato sul personaggio Venier, tanto che durante il programma “Striscia la notizia”, Francesca Manzini divertiva il pubblico con varie scene in cui la protagonista era una “finta Mara Venier”.
Mara Venier è stata la presentatrice dell’ultima stagione di “Domenica in“, programma in onda su Rai 1. La donna è riuscita ad alzare molto gli ascolti Rai grazie ad ospiti, interviste e alla sua presenza molto gradita dal pubblico. Purtroppo, durante l’ultima puntata della stagione, la conduttrice è finita nella bufera.
Ospite della puntata è stata Romina Power, la quale sta attraversando un grave lutto. L’ex moglie di Albano sta affrontando infatti la morte di sua sorella Taryn, la quale è scomparsa dopo una lunga battaglia contro la leucemia. Durante l’intervista la Power ha dichiarato: “Nessuno se lo aspettava. Non dovrebbe mai succedere che la più giovane se ne va prima della più grande. E poi tutti dovremmo vivere almeno fino a 80 anni, tutti. Non è giusto che la vita venga tagliata così”. Ha anche aggiunto che sua sorella era la più spirituale in famiglia, tanto che ha insegnato a tutti a meditare.
Il dolore che sta affrontando Romina era visibile e queste parole hanno commosso la conduttrice, che ha deciso così di infrangere le regole. Mara Venier ha quindi esclamato: “Non me ne frega niente del fatto che non ci dovremmo abbracciare”. A quel punto le due si sono scambiate un abbraccio infrangendo le regole anti-Covid.
Il commovente gesto ha innescato una grande polemica sui social. Anche Riccardo Laganà, membro del CdA Rai (consiglio di amministrazione e controllo), ha detto la sua su Twitter: “Quel “non me ne frega niente”su RAI 1 è inaccettabile. Uno schiaffo alle leggi”. Ha continuato dicendo che non è stato rispettoso per chi segue le regole e per i lavoratori che sono presenti in studio, i quali rischiano il contagio.