Commenti choc contro Nadia Toffa. “Speriamo crepi”

Dopo il malore per Nadia Toffa tanti messaggi di affetto ma anche odio ed ironia fuori luogo. Gli utenti insorgono

Commenti choc contro Nadia Toffa. “Speriamo crepi”

Dopo il malore di Nadia Toffa sono tantissimi i messaggi di cordoglio e di affetto che stanno invadendo il web.

Per la conduttrice de Le Iene, però, non solo amore e vicinanza ma anche messaggi di offese e addirittura tweet in cui le viene augurato di morire. “Speriamo crepi” è uno dei messaggi contro Nadia Toffa che più sta indignando la popolazione del web.

L’inviata del noto programma di Italia 1, evidentmenete, con le sue tante inchieste non ha negli anni conquistato le simpatie di tutti. Nonostante tutto, però, gli utenti del web stanno insorgendo contro coloro che inviano messaggi negativi di odio contro un personaggio ma soprattutto una donna, che in queste ore sta lottando tra le vita e la morte.

Dopo il trasferimeto al San Raffaele di Milano i medici hanno confermato le condizioni gravi in cui versa la donna, ricoverata in rianimazione.

Insulti a Nadia Toffa: il web insorge

“Cambia mestiere” o “Speriamo crepi” sono alcune delle manifestazioni di odio che stanno arrivando in queste ore contro l’inviata de Le iene. I suoi tanti fan, però, la stanno difendendo a spada tratta.

Su Twitter in queste ore, infatti, tanti gli utenti che stanno insorgendo contro questi messaggi tanto pesanti quanto di cattivo gusto, sottolineando quanto sia impossibile ironizzare o sparare a zero contro una donna di soli 38 anni che sta lottando tra le vita e la morte.

Questi tweet di dubbio gusto, però, non possono che accrescere l’amore e l’effetto di tutti i seguaci di Nadia, che stanno letteralmente abbracciando virtualmente la loro beniamina augurandole di riprendersi quanto prima.

Le tante segnalazioni da parte degli utenti contro i profili che inneggiano ad un peggioramento delle condizioni di Nadia starebbero portando a dei provvedimenti da parte dei social network.

Resta alta la preoccupazione per le condizioni della “iena”. Non resta, quindi, che attendere sviluppi e nuovi bollettini medici per conoscere le condizioni della donna.

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