Zoom, Facebook Messenger e WhatsApp: tra intelligenza artificiale, addii al desktop e nuove funzioni per le chat

Le ultime novità di Zoom, Facebook Messenger e WhatsApp mostrano come la comunicazione digitale stia evolvendo tra intelligenza artificiale sempre più accessibile, razionalizzazione delle piattaforme e nuove soluzioni visive.

Zoom, Facebook Messenger e WhatsApp: tra intelligenza artificiale, addii al desktop e nuove funzioni per le chat

Il mondo della messaggistica e della comunicazione digitale sta vivendo una fase di cambiamento profondo, spinta dall’intelligenza artificiale, da scelte strategiche radicali e da piccoli aggiornamenti pensati per rendere le conversazioni più coinvolgenti.

Zoom compie un passo importante portando l’AI Companion anche sul web e rendendolo accessibile, seppur con limiti, agli utenti del piano gratuito. Con l’aggiornamento alla versione 3.0, l’assistente basato su un mix di modelli proprietari e tecnologie di OpenAI e Anthropic diventa uno strumento sempre più centrale nell’esperienza della piattaforma. Anche chi utilizza Zoom senza abbonamento può ora sfruttare alcune funzioni avanzate come il riepilogo automatico delle riunioni, la possibilità di porre domande in tempo reale e il supporto nella creazione di appunti e note, sebbene l’utilizzo sia circoscritto a un numero ridotto di meeting e di richieste complessive.

È una scelta che punta chiaramente a far conoscere il valore dell’AI Companion a un pubblico più ampio, abbassando la soglia di accesso ma mantenendo un modello premium per chi ha esigenze più strutturate. L’integrazione con servizi esterni come Google Drive e Microsoft OneDrive, e in prospettiva con Gmail e Outlook, rafforza l’idea di Zoom come hub di lavoro sempre più intelligente, capace di organizzare informazioni e attività quotidiane in modo automatico.

Di segno opposto, ma altrettanto significativa, è la decisione di Meta di chiudere definitivamente l’app desktop di Facebook Messenger. Dal 15 dicembre 2025, su Windows e macOS l’applicazione non è più utilizzabile e gli utenti vengono reindirizzati alla versione web del servizio. Si chiude così un capitolo iniziato nel 2020, in un periodo in cui il lavoro da remoto sembrava rendere indispensabili strumenti di comunicazione dedicati anche su desktop. Messenger, però, non è mai riuscito a imporsi davvero in questo contesto, complice un’offerta limitata rispetto ai concorrenti e una storia tecnica fatta di cambiamenti frequenti che ne hanno minato l’esperienza d’uso. La mossa di Meta appare coerente con una strategia di semplificazione dell’ecosistema, che punta a concentrare Messenger su mobile e web, rinunciando a competere direttamente nel segmento delle app desktop di messaggistica e videoconferenza. È un segnale chiaro di come, nel tempo, alcune soluzioni vengano accantonate per lasciare spazio a modelli ritenuti più sostenibili.

Nel frattempo, WhatsApp continua a lavorare sul versante dell’esperienza utente, introducendo nella beta per Android 2.26.1.4 un nuovo sticker animato dedicato al 2026. Si tratta di una novità leggera, ma indicativa dell’attenzione crescente verso elementi visivi e stagionali capaci di rendere le conversazioni più espressive. Il nuovo sticker, realizzato con tecnologia Lottie, è pensato per funzionare in chat, canali e stati, mantenendo animazioni fluide e un impatto minimo sulle risorse del dispositivo. Per alcuni beta tester è disponibile anche un’integrazione specifica nei layout degli stati, che permette di valorizzare contenuti e ricordi legati al passaggio al nuovo anno. È un esempio di come WhatsApp stia cercando di arricchire il linguaggio visivo della piattaforma senza appesantirla, puntando su dettagli che rafforzano il coinvolgimento emotivo degli utenti.

Passando agli iPhone, con l’aggiornamento per iOS versione 25.37.74, rilasciato sull’App Store, l’app di messaggistica avvia, dopo la comparsata su Android, una distribuzione estesa di una novità pensata per migliorare l’organizzazione delle chat di gruppo sui melafonini: i tag personalizzati per i membri. La funzione consente a ogni partecipante di assegnarsi una breve etichetta descrittiva all’interno di un singolo gruppo, visibile accanto al nome sia nei messaggi sia nell’elenco dei partecipanti, così da chiarire ruoli, competenze o funzioni senza doverle ribadire continuamente. Il tag può essere creato o modificato in qualsiasi momento dalla schermata delle informazioni del gruppo, senza necessità di approvazione da parte degli amministratori, rispettando semplici regole come il limite di caratteri e l’uso esclusivo di testo semplice. Trattandosi di un’impostazione legata al singolo gruppo, lo stesso utente può mostrare ruoli diversi in chat differenti, mantenendo ordine e contesto anche tra ambienti lavorativi, familiari o comunitari. Al momento la funzione è disponibile per una parte degli utenti con l’ultima versione stabile o con build TestFlight recenti, e verrà estesa progressivamente nelle prossime settimane, come indicato anche nel changelog ufficiale dell’App Store.

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