Google continua a puntare con decisione su YouTube Shorts, e questa volta lo fa portando i video brevi direttamente in primo piano anche sull’app per smart TV. In questi giorni, diversi utenti hanno iniziato a notare un cambiamento nell’interfaccia dell’applicazione: nella pagina delle Iscrizioni è apparsa una nuova sezione dedicata esclusivamente agli Shorts, ben visibile in cima alla schermata.
Questa modifica, in fase di rilascio graduale, mira a rendere più accessibili e visibili i contenuti brevi all’interno del salotto di casa, oltre che sui dispositivi mobili. Una scelta coerente con la strategia di espansione del formato da parte di Google, che vuole trasformare YouTube Shorts in un pilastro centrale dell’esperienza d’uso su tutte le piattaforme, smart TV incluse. Va evidenziato che gli Shorts visualizzati su TV provengono soltanto dai canali a cui l’utente è iscritto, evitando così contenuti casuali o suggeriti fuori contesto.
Tuttavia, non tutti stanno apprezzando questa riorganizzazione: alcune segnalazioni su Reddit e altri forum sottolineano come la nuova disposizione, sebbene più ordinata, risulti anche piuttosto “invasiva”. L’impossibilità di personalizzare o rimuovere la sezione dedicata agli Shorts è un altro elemento che sta facendo discutere.
I primi avvistamenti dell’aggiornamento sono stati segnalati su dispositivi con Google TV, ma la distribuzione ha già raggiunto anche le piattaforme Apple TV e altri modelli di smart TV compatibili. L’obiettivo di Big G è chiaro: spingere sempre di più i contenuti brevi, ampliando la loro diffusione anche fuori dal contesto tipico dello smartphone, dove TikTok e Instagram Reels continuano a dominare.
In parallelo a questa novità, Google ha pubblicato un post dettagliato sul blog ufficiale per rispondere ai principali dubbi e preconcetti che circolano intorno agli Shorts. L’azienda tiene a sottolineare come questo formato non sia rivolto esclusivamente alla Gen Z o ai video di ballo, ma anzi rappresenti un canale creativo utile per condividere tutorial, sketch comici e contenuti educativi. Secondo quanto dichiarato, gli Shorts aiutano effettivamente i creator a crescere, raggiungendo un pubblico nuovo e ampliando la community.
Non servono attrezzature costose per realizzarli: bastano uno smartphone e un minimo di organizzazione. Anche sul fronte della monetizzazione, YouTube chiarisce che esiste un sistema sostenibile grazie alla pubblicità, diverso ma comunque efficace. Altro mito sfatato riguarda l’interazione con il pubblico: i contenuti brevi non impediscono di creare una community, a patto che ci sia un dialogo attivo con i follower, come risposte ai commenti e partecipazione diretta. Infine, Shorts non danneggia la visibilità dei video lunghi e si integra perfettamente nell’ecosistema di YouTube.