YouTube, dopo l’ondata di novità riguardanti YouTube Premium, YouTube TV, ed i commenti “tossici”, torna ad occuparsi di YouTube Music, senza dimenticare un piccolo restyling dell’app standard per Android, ed un esperimento volto a trasformare il tutto in un grande e-commerce.
La prima novità riguardante YouTube, di carattere estetico, è stata segnalata come implementata nella release beta 15.41.32 di YouTube per Android, e si sostanzia nella comparsa di nuove icone, presenti un po’ ovunque, nelle impostazioni, nella schermata di riproduzione, sulla barra di navigazione inferiore, etc. Queste ultime, più minimali, con contorni più sottili, variano dal bianco utilizzato in dark mode, al nero/grigio scuro in presenza del tema bianco.
Dalla segnalazione di un utente Reddit (u/curse_goat), invece, giunge la conferma dell’avvio di quello che sembra essere, con coinvolgimento di alcuni utenti, un test A/B volto ad accontentare quanti lamentavano un’eccessiva dipendenza di YouTube Music dalla piattaforma standard: nello specifico, il fulcro di tale esperimento prevede che, abilitando una data opzione, tutti i like impartiti a un video musicale piaciuto finiranno per essere conteggiati anche tra i like di YouTube Music (utile per chi voglia tenere i “mi piace” sincronizzati) mentre, diversamente, tra i like di YouTube Music saranno inclusi automaticamente solo i contenuti che riceveranno l’apprezzamento nell’app stessa.
In attesa di capire se tale funzionalità possa essere anche retroattiva, di modo che la disattivazione della funzione bonifichi da YouTube Music i like provenienti dalle altre app di YouTube, YouTube ha avviato un test, limitatamente ad alcuni canali, i cui creators conservano “il controllo sui prodotti visualizzati“, che potrebbe presto equiparare YouTube ad Alibaba o Amazon, ovvero a un grande e-commerce, in cui gli utenti possano valutare e, se del caso, acquistare tutto quel che vedono in una clip.
In sostanza, secondo quanto rendiconta il portale economico Bloomberg, sembra che la piattaforma abbia preso a chiedere ad alcuni creators di taggare i prodotti che citano nei loro video, di modo che questi ultimi vengano “agganciati” dagli strumenti statistici e di e-shopping di Big G. Inoltre, nel contempo, e in modo correlato, sarebbe addirittura in corso una sperimentazione che aiuterebbe nella vendita di prodotti su YouTube, ancora meglio di quanto avvenga oggi con l’inclusione dei link ad Amazon nella descrizione, grazie ad un perfezionato coinvolgimento di Shopify Inc.