YouTube: novità per Canali e creators, Shorts globali, polemiche su video deplorevoli

Coinvolta in una polemica sul tema dei video deplorevoli suggeriti dal proprio algoritmo, YouTube ha rischiato di veder passare in secondo piano le novità annunciate per gli streamer e i creators, da fidelizzare contro le "tentazioni" di Twitch e TitkTok.

YouTube: novità per Canali e creators, Shorts globali, polemiche su video deplorevoli

Il panorama delle piattaforme incentrate sulla multimedialità per molto tempo è ruotato attorno a un solo nome YouTube che, attualmente, sta affrontando diverse sfide competitive, anche in tema di credibilità, come dimostrato dal recente varo di novità per competere al meglio con Twitch e TikTok, e palesato da un recente paper di ricerca pubblicato online.

Un rapido giro in rete rende palese quanto sia grande il successo di Twitch nel gestire gli eventi in streaming, andando ben oltre l’originaria trasmissione dei contenuti videoludici. Google, consapevole della cosa, ha deciso di attrezzare adeguatamente YouTube, annunciando sulle relative pagine di supporto e su Twitter alcuni strumenti concessi in favore di coloro che trasmettono contenuti per lo più incentrati sul mondo dei videogame.

La prima funzione, Clips, rilasciata su YouTube coinvolge per ora i Canali con oltre 1.000 abbonati i cui utenti, mediante l’icona di una forbice posta sotto il player video, possono ora ritagliare una porzione di 5 o 60 secondi di un contenuto caricato o trasmesso, per farne una piccola clip che, poi, potrà essere condivisa sia su YouTube che altrove. L’Host del Canale potrà anche disabilitare tale opportunità, sebbene vada osservato come anche le clip create dagli utenti concorrano alle cifre di visualizzazione dello stesso.

A disposizione di tutti i Canali, invece, arrivano i sondaggi che, varati durante un live, possono servire per coinvolgere maggiormente il pubblico, proponendo una serie di scelte che possano magari influenzare le decisioni del gamer: a ciò si aggiungono le chat per i soli abbonati al Canale, con alcuni controlli che, posti in YouTube Studio, permettono tra le altre cose di stabilire dopo quale lasso di tempo (dalle semplici ore agli anni, passando per giorni, settimane, mesi) – quanto iscrizione al Canale – un utente pagante potrà inviare messaggi di chat dal vivo

Portando avanti una passione nata nel 2005, quando il co-fondatore Jawed Karim caricò un breve video allo zoo di 18 secondi, ma soprattutto per tamponare al meglio il successo di TikTok, dopo un periodo di test condotto in 27 paesi, Google ha deciso di estendere agli utenti di tutto il mondo la funzione “YouTube Shorts, che permette di creare brevi video creativi (magari cucendo assieme alcune clip o riprendendo dalla Shorts camera), registrandovi un audio di accompagnamento (o campionando, se concesso, l’audio presente nei altri video di YouTube), con varie opzioni anche per regolarne la velocità di riproduzione.

In occasione del lancio globale (cioè in oltre 100 paesi), gli YouTube Shorts (comunque in beta) sono stati portati a un massimo di 60 secondi, e ora permettono di campionare – quale remix – l’audio di altri Shorts (in attesa che Google porti a compimento gli accordi con 250 tra major ed etichette per mettere a disposizione milioni di brani musicali), di applicare i sottotitoli automatici o, in alcuni punti precisi, del testo, senza dimenticare anche l’innesto in quel che si registra di clip prese dalla galleria del telefono e quelli che, per ora, sono dei filtri base deputati alla correzione del colore. 

Di recente YouTube ha snocciolato la grande soddisfazione dei propri utenti per i video consigliati, spiegando che, grazie a ben 30 modifiche introdotte solo nell’ultimo anno, sono stati ridotti i suggerimenti di video “dannosi”: una ricerca della Mozilla Foundation, che ha realizzato un’estensione (“RegretsReporter”) per browser che consente di segnalare i video deplorevoli visionati, dimostra però come vi sia ancora molto lavoro da fare a tal riguardo, visto che (specie nei paesi in cui l’inglese non è la lingua di riferimento) molti utenti hanno segnalato la presenza di video deplorevoli, come cartoni molto inappropriati o clip di disinformazione (es. su temi politici o sulla pandemia), sovente borderline ma, in alcuni casi, del tutto in violazione delle policy di YouTube stessa che, pur avendone rimossi diversi, lo ha pur sempre fatto dopo che erano già stati visti da milioni di persone. 

Continua a leggere su Fidelity News