YouTube Music: in arrivo i testi della canzoni

Google, dedicandosi nuovamente a YouTube, dopo le novità delle scorse ore, sembrerebbe aver rilasciato una nuova funzionalità per YouTube Music, con la comparsa dei testi musicali in-app, in appoggio ai testi in riproduzione.

YouTube Music: in arrivo i testi della canzoni

Non più di qualche ora fa, Google comunicava – in riferimento al quarto trimestre del 2019 – un importante risultato ottenuto dal duo YouTube Premium/Music che, insieme, hanno totalizzato 20 milioni di iscritti paganti. Proprio lo spin-off YouTube Music, secondo alcune testimonianze giunte in Rete, starebbe implementando una semplice quanto utile e richiesta funzionalità in-app

Diversi utenti, a suon di screenshot su Reddit, come rendicontato da 9to5google, hanno scoperto che, nelle rispettive versioni di YouTube Music per Android sarebbero comparsi i testi delle canzoni, in appoggio alle tracce in riproduzione. La novità in questione, in grado di evitare che l’ascoltatore debba sospendere il playing musicale per cercarsi in Rete il relativo testo scritto, è accessibile passando per pochi e intuitivi step intermedi.

Innanzitutto, bisogna avviare una canzone e, dalla pagina di riproduzione della stessa, portandosi a sinistra del carosello su cui scorre il nome del brano e dell’artista, tippare sull’icona cerchiata della “i” di informazioni: a quel punto, si finirà in un panel che, oltre ai counter per i like e le visualizzazioni ricevute da una data canzone, recherà anche i rimandi all’album e la scorciatoia alla Pagina dell’artista. L’aggiunta riscontrata, però, riguarda la comparsa della voce “Lyrics” (testi), apripista di un’inedita sezione.

All’interno della stessa, l’utente vi troverà uno sfondo tratto dalla copertina dell’album di riferimento e, finalmente, prima dell’indicazione (in basso) della fonte, il testo della canzone, redatto in caratteri bianchi.

Secondo quanto riferito, il 90% dei brani con licenza beneficerebbe del relativo testo di accompagnamento, con Google che, comunque, si premurerebbe sempre di avvertire della sua eventuale assenza. Da notare che la novità in questione, riscontrata nella release 3.51 del client mobile per Android (con iOS e la controparte web che dovrebbero seguire a breve), non risulta ancora largamente diffusa tra gli utenti, in quanto erogata mediante un’attivazione da server remoto, probabilmente a scaglioni progressivi. 

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