YouTube: messi in atto vari (criticatissimi) repulisti, ma rilasciate le YouTube Charts anche in Music

YouTube si è avviata a concludere la sua settimana con tante novità, alcune delle quali mal gradite, come vari repulisti, con altre - invece - più apprezzate, in quanto apportatrici di apposite classifiche di tendenza anche nel suo spin-off YouTube Music.

YouTube: messi in atto vari (criticatissimi) repulisti, ma rilasciate le YouTube Charts anche in Music

Fine settima ricco di novità per le app della piattaforma YouTube, in vena di polemici repulisti, ma anche di tante piacevoli innovazioni per quanto riguarda il suo spin-off anti Spotify YouTube Music, ora omaggiato di apposite classifiche di tendenza. 

Le prime novità con cui YouTube va a chiudere la sua settimana riguardano dei repulisti, nella stragrande maggioranza dei casi alquanto mal digeriti. La piattaforma di video-sharing, nei giorni scorsi, aveva pubblicato un avviso, nella sua Home, nella quale precisava che, a seguito del varo del GDPRR, avrebbe dovuto cancellare diversi video perché, come spiegato all’articolo 13 ove si considera le piattaforme similari (UGC) come responsabili dei contenuti che gli utenti vi caricano, sarebbe stato Mountain View a dover render conto di eventuali violazioni commesse da terzi.

Considerando che buona parte dei contenuti attuali di YouTube è almeno parzialmente illegale, recando citazioni o brani di video o canzoni, non sorprende – quindi – che, in poche ore, siano stati rimossi milioni di video, con conseguente vespaio di polemiche ed utenti in fuga verso piattaforme più liberali (es. Dailymotion), non soggette alle stringenti normative europee in fatto di copyright. 

Non meno rude è stato un altro repulisti, annunciato sul blog ufficiale dei prodotti Google con un post nel quale si spiega che, essendo stato individuato il problema a seguito del quale venivano inoltrati commenti e messaggi di spam, si è deciso che, dal 13 al 14 Dicembre compreso, si procederà ad eliminare diversi account creati fantasma creati e gestiti da bot, il che – però – potrebbe portare a una drastica diminuzione degli iscritti ai canali dei creators, piccoli o grandi che siano. La misura, anticipata tramite una nota nella sezione “Creator Studio”, ha fatto sì che molti profili finissero sotto la soglia necessaria per aderire al programma partner di YouTube per la monetizzazione, con conseguente necessità – una volta rimaturati i requisiti richiesti – di dover reinoltrare la domanda d’adesione. 

Molto interessanti sono le novità in rilascio, in queste ore, su YouTube Music: l’applicazione per la musica on demand del gruppo Alphabet (Google), rammentato l’introduzione su YouTube – a Maggio – delle classifiche che in 44 paesi mostravano le ultime tendenze (in tempo reale) quanto a video e canzoni riprodotte, ha comunicato che i dati in questione verranno sfruttati anche in YouTube Music (a beneficio di 29 mercati) creando le classifiche (” YouTube Charts”) dei 100 brani e video più riprodotti (con annessi grafici internazionali e locali), oltre a una classifica delle tendenze sullo stile “Top 20” (con grafico solo locale).

Secondo quanto emerso, le classifiche saranno interattive: l’utente potrà cliccare su un brano per aggiungerlo alle proprie librerie personali, scaricandolo per un ascolto off-line e, in più, sarà possibile, per un più rapido accesso, aggiungere l’intera playlist che – in tal modo – procederà a scaricare automaticamente e ad aggiornare a cadenza settimanale le 100 canzoni di cui si compone. 

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