Una piattaforma di successo, come YouTube, non si crogiola mai sugli allora, e a Mountain View ne sono consapevoli, come dimostrato dal rilascio di novità attese, tra cui i filtri in Home che, assieme alla silenziosa guerra verso i siti di stream ripping, sono destinati a far da apripista al prossimo arrivo di tante novità per il mecenatismo dei Creators.
Se n’era parlato per la prima volta il mese scorso, ma solo da qualche ora risulta in roll-out globale, per gli utenti free e per quelli paganti (Premium), la funzionalità dei filtri inseriti nella Home (dell’app): nel caso si fosse stati abilitati, via attivazione da server remoto, alla novità, nella parte alta dell’interfaccia compariranno delle pillole tematiche, scorribili in modalità carosello, con argomenti – indicati per popolarità decrescente – scelti in base alla cronologia della proprie visualizzazioni. Secondo Google, tale strumento dovrebbe assicurare all’utente un maggior controllo su cosa vedere, rispetto agli algoritmi preposti ai suggerimenti, in modo più intuitivo rispetto al fare manualmente delle ricerche specifiche attraverso l’apposito form.
Dal portale informativo sul mondo del file sharing, Torrentfreak, invece, giunge conferma di un’iniziativa introdotta senza troppo clamore dai tecnici googleiani per mettere fuori gioco i portali di stream ripping che, previo inserimento di un link tratto da YouTube, consentono di scaricarne la traccia audio, con tanto di qualità sonora settabile, o di ricavarne un filmato riproducibile anche in locale, in assenza della connessione alla Rete. Tale misura, probabilmente adottata in ottica anti-pirateria, e non commentata ufficialmente da Google, sembra stia già stata parzialmente neutralizzata dai diretti interessati, facendo passare la connessione dietro un proxy che ne mascheri il preciso indirizzo IP.
Infine, le novità annunciate nel corso dell’evento VidCon 2019, in corso dal 10 al 13 Giugno presso l’Anaheim Convention Center, in California, Qui, il responsabile di prodotto di YouTube, Neal Mohan, dopo aver ricordato il successo ottenuto (oltre 90 mila canali abilitati alla funzione, con 20 mila dei quali che ne fanno la principale voce di entrate, in alcuni casi stimate nell’ordine di 400 dollari al minuto) dalla funzionalità “Super Chat“ (pagare per pinnare in alto i propri commenti durante i live) presentata un paio d’anni fa, ha anticipato che gli abbonamenti ai Canali, in vigore già da un anno, ora sono più granulari, in quanto il broadcaster può settare 5 livelli di adesione, a ognuno dei quali corrisponderanno particolari privilegi ma, ovviamente, anche differenti quote di iscrizione.
Il merchandising, sempre implementato dal 2018, ora mette a disposizione dei film-maker 5 partner in più (Represent, Crowdmade, Rooster Teeth, Fanjoy, DFTBA) i cui prodotti saranno sfogliabili in box dedicati posti sotto i video. Anche lo strumento “YouTube Giving“, in test da un anno, conosce un nuovo step evolutivo, essendo stato rilasciato definitivamente per i broadcaster statunitensi che, in questo modo, scegliendo una no-profit agency cui dedicare una campagna di raccolta fondi, potranno avviare dei live con lo scopo di aiutare (via pulsante Dona messo a disposizione degli spettatori) le cause in cui credono.
Del tutto inedito, invece, è lo strumento “Super Sticker” che, in sostanza, permetterà di finanziare i propri beniamini comprando degli adesivi animati (presenti in varie lingue e tratti da diverse categorie) da apporre durante le anteprime, o nel corso dei live streaming, mentre prossime all’introduzione sono le “Playlist di apprendimento“, concepite in collaborazione con partner prestigiosi (es. TED-Ed e Khan Academy) a favore di chi va su YouTube per imparare qualcosa di nuovo (magari nella programmazione Java, o in materie come la chimica). Nella sostanza, si tratterà di playlist in cui i contenuti, corredati anche di contributi testuali, saranno organizzati per livelli di difficoltà (dal principiante all’avanzato) attorno a concetti chiave.