YouTube: addio Rewind, novità per accessibilità e inclusività, niente soldi per chi nega il climate change

Dopo aver assestato un bel colpo a chi monetizzava i video che negavano il cambiamento climatico, YouTube, che ha detto addio ai filmati Rewind, ha annunciato tantissime novità in favore dell'inclusività e dell'accessibilità dei propri video.

YouTube: addio Rewind, novità per accessibilità e inclusività, niente soldi per chi nega il climate change

Sempre molto vezzeggiata da mamma Google, YouTube ha annunciato alcune iniziative per implementare all’insegna dell’inclusività e accessibilità i suoi video, altre in tema di tutela dell’ambiente, dicendo però addio al progetto dei video celebrativi Rewind. 

Partendo dalla prima novità, annunciata ufficialmente dall’account Twitter “YouTube Creator”, Google ha confermato che a partire da quest’anno il formato Rewind, che dal 2011 celebrava i creator più popolari dell’anno e le tendenze dell’anno che si avviava a finire, non saranno più realizzati: la motivazione, diversa da quella dello scorso anno (la pandemia, e quindi l’inopportunità di festeggiare qualcosa), è riconducibile alle critiche emerse a partire dal 2018 e dal 2019, con i precedenti filmati celebrativi che hanno fatto il pieno di dislike, come confermato ufficialmente dalla piattaforma.

Quest’ultima, in modo più prosaico, al portale TubeFilter, ha spiegato che, nel corso del tempo, la community dei creators è cresciuta tanto che è impossibile rispecchiarla in modo completo in un formato come quello dei Rewind. Di conseguenza, si opterà per qualcosa di “diverso e aggiornato, anche più interattivo visto che, presumibilmente in vista di Dicembre, è stato chiesto ai creators di realizzare le loro versioni di Rewind, che – spiega Android Central – Google non supporterà finanziariamente ma si limiterà a pubblicizzare mediante i suoi canali social. 

Nel frattempo, viene asserito dalle fonti, sembra confermato che agli utenti saranno comunque messi a disposizione gli elenchi delle tendenze annuali, come pure i canonici riassunti di fine anno.

Per una funzione che viene cestinata in attesa di rimodulazioni, ve ne sono state altre prontamente annunciate in quota YouTube. I sottotitoli in tempo reale ai live streaming, prima riservati ai canali con oltre 1.000 iscritti, sono stati concessi a tutti i tutti i creators, basta che lo streaming sia in lingua inglese (in attesa di portare la funzione a 13 lingue, nei prossimi mesi). La traduzione automatica dei sottotitoli nelle lingue supportate, già in auge su desktop, è in corso di implementazione allo stesso modo anche su Android e iOS e, entro fine anno, guadagnerà una barra di ricerca per poter cercare, nelle traduzioni, determinate parole chiave

In nome dell’inclusività, è partito, poi, un piccolo test con alcuni creator, che forniranno un audio descrittivo, per aiutare gli ipovedenti o i non vedenti, e un audio multilingue in favore del pubblico internazionale.

Non meno importante, infine, è quanto annunciato giovedì da Mountain View, col quartier generale di Google che, già reduce da tante novità in ottica sostenibilità, ha formalizzato misure che coinvolgeranno creators, editori e inserzionisti, che non potranno collocare inserzioni su, o guadagnare da, video che caldeggino tesi negazioniste sul climate change, in piena contraddizione con le evidenze scientifiche dello stesso.

Continua a leggere su Fidelity News