Negli ultimi aggiornamenti, Microsoft ha rivisitato le proprie linee guida per l’installazione di Windows 11 su PC non supportati. Questa decisione arriva in un contesto in cui l’adozione del nuovo sistema operativo sembra stentare, nonostante gli sforzi per promuoverlo. Le modifiche apportate alle indicazioni d’installazione e la crescente resistenza da parte degli utenti a migrare verso Windows 11 offrono uno spunto per comprendere meglio il panorama attuale di Windows e come si sta evolvendo il mercato dei sistemi operativi.
L’Installazione su PC non supportati: le novità di Microsoft
Microsoft ha recentemente aggiornato le sue linee guida per consentire a più utenti di installare Windows 11 anche su dispositivi non ufficialmente supportati, modificando la politica di supporto per le configurazioni hardware che non soddisfano i requisiti minimi richiesti. Sebbene la compagnia incoraggi l’adozione del nuovo sistema, ha inserito una clausola che esonera Microsoft da ogni responsabilità riguardo a danni causati da problemi di compatibilità.
Secondo le nuove direttive, se un utente decide di installare Windows 11 su un dispositivo non compatibile, Microsoft non fornirà supporto tecnico e il PC non avrà diritto agli aggiornamenti. La compagnia sottolinea che tale scelta potrebbe compromettere la stabilità e le performance del sistema operativo. Per gli utenti che dovessero riscontrare problemi, Microsoft ha anche predisposto una guida dettagliata per il rollback a Windows 10, disponibile solo nei primi dieci giorni successivi all’installazione di Windows 11. In caso contrario, i file necessari per il ripristino verranno automaticamente eliminati.
Il mercato di Windows: Windows 11 in calo, Windows 10 resistente
Nonostante gli sforzi di Microsoft, l’adozione di Windows 11 sta registrando una leggera flessione, mentre Windows 10 continua a mantenere una quota di mercato predominante. Secondo i dati di Statcounter di novembre 2024, Windows 11 ha visto una diminuzione dello 0,64%, scendendo al 34,94% del mercato, mentre Windows 10 ha guadagnato terreno, arrivando al 61,83% con un incremento dello 0,88%.
Questo trend suggerisce che, nonostante la fine del supporto ufficiale per Windows 10 sia prevista a breve, gli utenti continuano a preferire la versione più vecchia, anche a rischio di dover affrontare i problemi legati alla fine del supporto. I motivi di questa resistenza possono essere molteplici: l’abitudine all’interfaccia di Windows 10, la paura di incompatibilità con software o dispositivi più vecchi, e la spinta di Microsoft che, pur con banner e inviti insistenti, non riesce a convincere completamente gli utenti a fare l’update. In un quadro di questo tipo, la crescita di Windows 11, sebbene positiva rispetto al novembre 2023, non è abbastanza rapida da surclassare Windows 10. La migrazione verso Windows 11 appare più lenta di quanto previsto, e la possibilità di installare la nuova versione su PC non supportati potrebbe rappresentare un tentativo di aggirare la resistenza degli utenti.