WhatsApp: truffe in atto mediante l’immagine di profilo

Usano la foto di profilo WhatsApp di ignari utenti come lasciapassare per truffare le persone dei loro contatti. Ecco cosa accade sulla più utilizzata piattaforma chattistica.

WhatsApp: truffe in atto mediante l’immagine di profilo

WhatsApp è senz’altro tra le piattaforme digitali più utilizzate. Molti utenti la utilizzano senza badare troppo alle impostazioni di sicurezza tanto è piccolo il loro giro di fidati amici, tenendo conto anche che l’utilizzo della piattaforma si limita a pochi messaggi. C’è poi l’immagine di profilo della persona amica a garantire che si sta chattando proprio con la persona giusta. Perché temere una truffa?

In realtà, WhatsApp non è proprio così sicura. “Sono tante infatti le persone che spesso si lamentano di aver subito una truffa”, si legge tecnoandroid.it. A volte sono solo piccoli tranelli, ma è sempre necessario tenere gli occhi ben aperti. Il mondo del web, come nel mondo reale, è composto di svariate persone e profili. WhatsApp è attento ad introdurre aggiornamenti che rendano sempre più sicura la piattaforma, ma ci sono sempre nuove insidie.

Per non diffondere in maniera rapida le truffe, qualche tempo fa è stato ridotto il numero di contatti a cui si può inviare lo stesso messaggio. Alcune impostazioni, nonostante gli aggiornamenti sulla sicurezza, sono “solo a discrezione degli utenti stessi“, afferma tecnoandroid.it. In altre parole, WhatsApp non può imporre qualsiasi cosa, ma solo disporre. L’ultima truffa messa in atto si sta divulgando in fretta.

L’immagine di profilo

Secondo quanto scrive tecnoandroid.it, ultimamente WhatsApp ha registrato diverse lamentele riguardanti “una truffa che utilizzerebbe l’immagine del profilo altrui”. Alcuni malintenzionati del web riescono a impossessarsi della foto del profilo di ignari utenti, quindi si mettono in contatto con i numeri presenti nella rubrica del malcapitato. Ancora non è chiaro in che modo i truffatori riescano a ottenere i contatti del profilo rubato. 

A tutti i contatti, in un modo già diffuso via mail nel web, viene chiesta una ricarica Postepay, registrata con una falsa identità. In questo modo i malintenzionati, fingendo di essere la persona del profilo, truffano i contatti di quel profilo.

Continua a leggere su Fidelity News