WhatsApp: rumors sul tool di trasferimento delle chat

Una nuova sortita nel codice applicativo di WhatsApp ha permesso di notare come la procedura di migrazione delle chat, da attuarsi a smartphone sbloccato, potrebbe avvenire col ricorso a un cavo ed a un'app ad hoc, da tenersi aperta a trasferimento in corso.

WhatsApp: rumors sul tool di trasferimento delle chat

Da ormai diverso tempo è noto come WhatsApp stia sviluppando una funzione chiamata account multi-device, che permetterà di usare lo stesso account su un massimo di 4 dispositivi (tra cui uno smartphone) senza la necessità che quello principale sia nei paraggi e connesso a internet: nell’ambito di tale funzione, Menlo Park sta predisponendo un sistema per trasferire le chat da un dispositivo all’altro e, proprio in quest’ambito, sono emerse, nello scorso fine settimana, alcune gustose novità.

I leaker di WABetaInfo, sempre abili nell’anticipare novità in merito alla messaggistica in verde, attraverso l’attività di reverse engineering, cioè rovistando nel backend del codice, riga per riga, vi hanno trovato riferimenti alla necessità di tenere il cavo collegato a procedura in corso, che funzionerà da iOS ad Android e viceversa, quindi da Android a iOS.

Ciò potrebbe avvenire mediante un’applicazione o un software per PC sviluppati ad hoc, alternativi a quelli di terze parti (es. BackupTrans per il passaggio da Android a iOS, o WazzapMigrator per quello da iOS ad Android), spesso a pagamento, non sempre intuitivi nell’utilizzo e, in alcuni casi, in contrasto con le policy draconiane della piattaforma, tanto da poter comportare – se usati – il ban del proprio account di messaggistica.

Dalle immagini condivise, sembra che il funzionamento dell’app di migrazione possa prevedere due fasi, con una prima da attuarsi sullo smartphone sorgente e la seconda (anche questa cancellabile o riesumabile dopo una pausa) da completarsi col nuovo smartphone nel quale, aperto WhatsApp, andrà effettuato il restore dei media e della cronologia delle chat.

Da altri fermo immagine ottenuti grazie al video condiviso da WABetaInfo, emerge inoltre come, nell’eseguire la procedura di migrazione, andrà tenuto sbloccato lo smartphone e aperto il software adibito alla stessa. Ovviamente, al momento, trattandosi di una novità ancora in (avanzato) sviluppo, persino non presente in una beta per il testing pubblico, è ben difficile ipotizzare quando la stessa potrà essere messa a disposizione degli utenti. 

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