WhatsApp rivoluziona la privacy e apre all’interoperabilità: in arrivo username e chat con app di terze parti

La piattaforma di Meta prepara due importanti novità che cambieranno per sempre il modo di comunicare, puntando su privacy e maggiore apertura verso gli altri servizi.

WhatsApp rivoluziona la privacy e apre all’interoperabilità: in arrivo username e chat con app di terze parti

WhatsApp continua a evolversi per rispondere sia alle esigenze degli utenti sia ai requisiti imposti dalle normative europee. Da un lato viene potenziata la protezione dei dati personali, dall’altro si amplia la possibilità di connettersi con chi utilizza app differenti. Le due novità in arrivo rappresentano un grande passo in avanti verso un ecosistema di messaggistica più sicuro, flessibile e aperto, mantenendo sempre la tradizionale crittografia end-to-end che ha reso l’app così popolare.

Username su WhatsApp: addio numero di telefono visibile

La prima grande novità riguarda l’introduzione degli username. Una funzione attesa da anni che permetterà di comunicare senza dover condividere il proprio numero di telefono. WhatsApp ha confermato ufficialmente che la funzione sarà resa disponibile nel corso del 2026, inizialmente come opzione facoltativa. Ognuno potrà scegliere un identificativo unico, da usare per chat, chiamate vocali e video, migliorando la privacy soprattutto nei primi contatti con persone o aziende. Questo cambiamento richiede un profondo aggiornamento dell’infrastruttura interna dell’app.

Per introdurre gli username senza sacrificare sicurezza o stabilità, Meta ha lavorato su un nuovo sistema di identificazione: il Business-Scoped User ID. Si tratta di un identificativo anonimo e alternativo al numero di telefono, che consentirà alle aziende di mantenere attivi i rapporti con i clienti senza conoscere il loro contatto personale. La transizione dovrà essere completata entro giugno 2026, e gli sviluppatori dei servizi business stanno già lavorando per integrare tutti i nuovi parametri. L’obiettivo è permettere agli utenti di interagire con negozi e servizi in tutta tranquillità, tutelando l’identità privata. La riservatezza diventa così un valore strategico per WhatsApp, che allinea il proprio modello di comunicazione alle crescenti richieste degli utenti in tema di protezione dei dati sensibili.

Chat con app di terze parti: arriva l’interoperabilità in Europa

La seconda novità rappresenta una svolta storica: WhatsApp consentirà di scambiare messaggi con altre applicazioni di messaggistica. La funzione è in fase di rollout nella versione beta per Android 2.25.33.8 e interessa per ora esclusivamente l’Europa, in conformità al Digital Markets Act. Per i primi utenti abilitati è già possibile attivarla entrando nelle impostazioni dell’account, dove appare la sezione dedicata alle chat con servizi esterni. Il funzionamento è studiato per mantenere una forte tutela della privacy. Gli utenti potranno decidere se ricevere o meno messaggi da persone che utilizzano app differenti e come visualizzare queste conversazioni, unendo tutto in un’unica casella oppure separando i messaggi provenienti dalle altre piattaforme in una sezione distinta.

Al momento la compatibilità è limitata a BirdyChat, ma con il passare dei mesi altre app potranno integrarsi se rispetteranno gli standard di sicurezza imposti da WhatsApp. Le funzioni supportate sono essenziali ma già complete: invio di messaggi, foto, video, documenti e note vocali. Restano invece escluse alcune caratteristiche proprietarie, come sticker e aggiornamenti di stato. La crittografia rimane attiva anche nelle conversazioni con app esterne, garantendo che WhatsApp non abbia accesso ai contenuti scambiati.

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